Aia, L’ (neder. den Haag o 's-Gravenhage) Città dei Paesi Bassi (473.941 ab. nel 2007), capoluogo della provincia dell’Olanda Meridionale. Poiché sorge al riparo dei cordoni costieri, a 4 km dal mare, il clima è mite. Elegante città residenziale, nonostante i gravissimi danni subiti durante l’ultima guerra, è delimitata a NE da magnifici parchi. Grande centro economico, è sede di numerose società e compagnie commerciali; modesto il suo ruolo nelle attività produttive, tra le quali, tuttavia, conservano grande rilevanza alcune industrie: ceramica, porcellana, alimentari, dell’abbigliamento, elettromeccaniche e chimiche. La città svolge essenzialmente il suo tradizionale ruolo politico, assolvendo una delle funzioni della capitale di Stato, quella di sede della corte e del governo e anche della Corte internazionale di giustizia (organismo dell’ONU, istituito nel 1945, con la funzione di risolvere controversie giuridiche di carattere internazionale). Le comunicazioni ferroviarie e stradali sono ottime con tutte le maggiori città dei Paesi Bassi; canali la collegano a Leida e Rotterdam; sede di aeroporto. La stazione balneare di Scheveningen è in pratica un sobborgo della città; il turismo è attivo.
Verso la fine dell’11° sec. nella località vi era solo un casino di caccia dei conti di Olanda (donde il nome della città che significa «parco del conte»). Con Fiorenzo V (1256-96) vi si stabilì la residenza dei principi e la sede della corte suprema di giustizia olandese; da allora, pur rimanendo per secoli un villaggio, divenne dimora di nobili e borghesi legati da interessi alla corte. Distrutta nel 1528 dal generale M. van Rossum, durante la sollevazione antispagnola fu abbandonata (1574) dal governo e dalla maggioranza della popolazione che vi tornarono nel 1577 con il successo della lotta di liberazione. Nel 1580 vi si stabilirono gli Stati generali, che il 26 luglio 1581 abiurarono Filippo II come sovrano. Da quel momento L’A. assunse un ruolo politico di importanza internazionale: vi si svolsero nel 1607 le trattative per l’armistizio con gli Spagnoli e le negoziazioni preparatorie della Tregua dei dodici anni, firmata ad Anversa nel 1609; partigiana della casa di Orange, il 19 agosto 1672 vi si svolse il massacro di Giovanni e Cornelio de Witt; negli anni successivi e nella prima metà del 18° sec. costituì il massimo centro della diplomazia europea. Dal 1795, quando gli statolder l’abbandonarono, ebbe inizio un periodo di decadenza, accentuatosi con il regno di Luigi Bonaparte, che trasferì il governo a Utrecht e poi ad Amsterdam, che rimase capitale fino a che gli Orange vi trasferirono nuovamente la loro residenza.
La città è ricca di monumenti religiosi e civili e di importanti istituzioni culturali: il Binnenhof, insieme di edifici di varia epoca, sedi di ministeri (palazzo dei conti d’Olanda, 1250 ca.; Sala dei cavalieri, 1280; palazzo degli Stati generali, 17°-18° sec.); il Mauritshuis, realizzato da P. Post (1644), sede del Museo reale di pittura; la Grote Kerk (16° sec.); il palazzo municipale (1565, con aggiunte posteriori); l’ex palazzo reale (costruito nel 16° sec., ampliato nel 17° e 19° sec.); la Nieuwe Kerk (17° sec.); il teatro reale (18° sec.) e numerose case patrizie dei sec. 17° e 18°. Tra gli edifici del 20° sec., oltre al Palazzo della pace (1907-13), in stile neorinascimentale fiammingo, notevoli quelli realizzati da H.P. Berlage (De Nederlanden van 1845, 1925; chiesa scientista, 1926; Gemeentemuseum, 1935), da P.L. Kramer (magazzini Bijenkorf, 1926), da J.J.P. Oud (uffici BIM, 1940; palazzo dei congressi, 1964), da A. van Eyck (chiesa cattolica, 1970), da R. Meier (nuovo municipio e biblioteca, 1995), da R. Koolhaas/OMA (teatro nazionale per la danza, 1987; tunnel attrezzato, 2004). Il Gemeentemuseum comprende sezioni di arte moderna (opere di P. Mondrian), di arti decorative, di strumenti musicali, il gabinetto dei disegni e delle stampe (opera completa di M.C. Escher). La Koninklijke Bibliotheek (1798) è la più ricca dei Paesi Bassi.