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laparo-

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Primo elemento di parole composte della terminologia medica, nelle quali significa «ventre, addome; addominale».

Laparocele La protrusione dei visceri addominali dalla cavità in cui sono contenuti, attraverso una zona di minore resistenza della parete, in genere costituita da una cicatrice traumatica od operatoria. La cura è chirurgica e consiste nell’opportuna ricostruzione delle pareti addominali (laparoplastica).

Laparoscopia Indagine diagnostica consistente nella visione diretta del peritoneo parietale e viscerale e degli organi intraperitoneali per mezzo di un particolare strumento (laparoscopio), costituito da una cannula metallica cava attraversata da un sistema di fibre ottiche che viene introdotta nella cavità addominale previamente distesa mediante pneumoperitoneo. Si attua in anestesia locale introducendo nel cavo addominale 3000-4000 cm3 di gas (anidride carbonica o protossido di azoto) e, attraverso una piccola incisione cutanea in sede paraombelicale, l’estremità del laparoscopio. Mediante l’apparato ottico (lenti e sistema d’illuminazione) si procede all’osservazione degli organi esplorabili: peritoneo parietale e viscerale, fegato, colecisti, stomaco, milza, intestino tenue e crasso, organi genitali interni femminili, vescica. È una metodica ab­bastanza semplice ma non scevra di pericoli (perforazioni, emorragie), utilissima per la diagnosi di tumori endoaddominali ed endopelvici. Le principali indicazioni sono costituite dalle malattie croniche del peritoneo, dai versamenti ascitici d’incerta natura, dalle perivisceriti e specialmente dalle malattie del fegato e delle vie biliari. Utile anche in campo ginecologico per evidenziare cisti o tumori dell’ovaio e dell’utero, malformazioni tubariche, e gravidanze ectopiche. Alla laparoscopia si può utilmente associare una particolare tecnica di prelievo bioptico, l’agobiopsia mirata, che consente di prelevare frammenti di organo direttamente dalla zona interessata dal processo morboso. È controindicata quando esistano estese e tenaci aderenze peritoneali, a meno che non si possa praticare una lisi di tali aderenze, allo scopo di poter distendere il cavo addominale ed esaminare gli organi esplorabili.

Laparotomia Apertura operatoria dell’addome eseguita per permettere l’intervento sui visceri endoaddominali. Il taglio può essere mediano se eseguito sulla linea retta sopra- e sottombelicale, laterale se oltre il margine esterno del muscolo retto dell’addome. Oltre alle incisioni verticali, si utilizzano anche incisioni trasverse oblique. Per distanziare i margini dell’incisione laparotomica si usa il laparostato, un particolare tipo di divaricatore, per raggiungere gli organi addominali su cui si deve intervenire. È detta laparorrafia la sutura della parete addominale, fase conclusiva della laparotomia. Con la laparocistotomia si incide la vescica urinaria attraverso la parete addominale. Per quanto riguarda gli interventi chirurgici sull’utero per via addominale si procede mediante: laparoisterotomia, apertura della cavità uterina, chiamata laparocolpoisterotomia se l’intervento chirurgico di isterotomia viene eseguito anche per via perineale; laparoelitrotomia (varietà dell’operazione cesarea), consistente nell’aggredire l’utero, previa laparotomia, attraverso la parete anteriore della vagina; laparotrachelotomia, modalità di taglio cesareo, con incisione della parete addominale e del collo dell’utero; laparoisterectomia, asportazione dell’utero per via addominale; laparoisteropessia, fissazione chirurgica dell’utero alla parete addominale anteriore, in caso di prolasso o di retroflessione.

Vedi anche
biopsia Indagine diagnostica che consiste nel prelievo di un campione di cellule o tessuti e successiva analisi al microscopio. A seconda della tecnica usata si distinguono: biopsia escissionale (eseguita chirurgicamente), agobiopsia (eseguita mediante ago-aspirazione) e biopsia mediante raschiamento o brush­ing, ... vagina anatomia e medicina Organo copulatore femminile, costituito da un canale muscolo-membranoso a cavità virtuale allo stato di riposo, esteso dalla vulva all’utero. È organo impari e mediano, situato nel perineo anteriore, che attraversa, collocandosi tra la vescica, l’uretra e il retto. È lunga circa 7-12 ... peritoneo Membrana sierosa che nei Vertebrati riveste la cavità centrale del corpo. ● In anatomia umana, la cavità peritoneale è completamente chiusa nell’uomo, mentre nella donna comunica indirettamente con l’esterno, attraverso i due orifizi tubarici interni. Il foglietto viscerale del peritoneo (v. fig.), ... addome Parte inferiore del tronco, compresa tra torace e bacino, contenente la maggior parte degli apparati digerente e urogenitale. In alto la cavità addominale è separata da quella toracica per mezzo del diaframma, in basso si continua con quella del bacino a formare un’unica cavità addomino-pelvica. Le pareti ...
Categorie
  • CHIRURGIA in Medicina
  • DIAGNOSTICA E SEMEIOTICA in Medicina
  • PATOLOGIA in Medicina
Tag
  • VESCICA URINARIA
  • INTESTINO TENUE
  • TAGLIO CESAREO
  • FIBRE OTTICHE
  • LAPAROTOMIA
Vocabolario
làparo-
laparo- làparo- [dal gr. λαπάρα «addome»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia medica, formate modernamente, nelle quali significa «ventre, addome; addominale».
laparoisterectomìa
laparoisterectomia laparoisterectomìa s. f. [comp. di laparo- e isterectomia]. – Intervento chirurgico di asportazione dell’utero per via addominale.
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