Comune delle Marche (92,53 km2 con 41.047 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 314 m s.l.m. su un colle della dorsale pliocenica fra le valli del Potenza e del Chienti a S, a 21 km dal mare. M. svolge un ruolo di rilievo per i servizi e i commerci di quest’area, ancora agricola. L’industria è attiva nei settori meccanico, alimentare, dei mobili ed edile.
Costituita in Comune ai primi del 12° sec. sulle rovine dell’antica Helvia Recina, città fondata da Settimio Severo e distrutta da Alarico nel 408, crebbe e prosperò rapidamente nel 13° secolo. Giovanni XXII la eresse a vescovato col titolo di città nel 1320. Nel 1540 papa Paolo III rinnovò l’università, fondata da Niccolò IV nel 1290; importante per la vita culturale della città anche l’Accademia dei Catenati, nata nel 1574 e tuttora esistente.
L’assetto urbanistico, sostanzialmente definito fra il periodo rinascimentale e il 17° e 18° sec., presenta caratteri equilibrati e uniformi. La città ha pianta a trapezio allungato; caratteristiche le mura (volute dal cardinale Albornoz, metà 14° sec.). Fra gli edifici salienti del 16° sec. sono la loggia dei Mercanti, il palazzo della Prefettura, S. Maria delle Vergini, Torre Maggiore (terminata nel 1663); al 17° sec. risalgono S. Giovanni, S. Paolo e Palazzo Comunale; al 18° sec. il duomo, S. Filippo, chiesa della Misericordia (fondata nel 1447), il teatro (A. Bibiena). Notevole il grandioso Sferisterio neoclassico per il ‘gioco del pallone al bracciale’ (I. Aleandri, 1820-29). Importanti la Pinacoteca, i musei del Risorgimento e delle Carrozze, la Biblioteca Comunale
Provincia di M. (2779 km2 con 310.815 ab. nel 2020, distribuiti in 55 Comuni) Si stende fra il Mare Adriatico (a E) e le province di Ancona (a N), Perugia (a O) e Ascoli Piceno (a S). Il territorio, montuoso nella parte occidentale comprende una sezione del versante orientale dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Nell’area provinciale si è costituito un sistema urbano diffuso, imperniato prevalentemente su centri interni come Camerino, sede universitaria, e altri minori come San Severino Marche, lungo la valle del Potenza, e Tolentino, entrambi a carattere industriale, oltre a Cingoli, Treia e San Ginesio, attivi mercati agricoli. Riguardo all’attività primaria, la tradizionale cerealicoltura, integrata dall’allevamento (soprattutto ovino), è sempre più associata alla viticoltura specializzata e all’orticoltura. Nelle attività manifatturiere si è avuto un incremento delle lavorazioni nei tradizionali settori della pelletteria, dell’abbigliamento, dell’industria cartaria e alimentare, con un consolidamento della struttura produttiva basato sulle piccole e medie imprese. Affermato il turismo balneare (Porto Recanati, Porto Civitanova), montano (Visso, Ussita) e termale (Tolentino, Sarnano).