Sobborgo industriale di Venezia, situato poco a S di Mestre (ca. 28.000 ab.). Costituisce la più grande area industriale d’Italia, situata in corrispondenza del maggiore nodo infrastrutturale, viario, portuale e aeroportuale della regione del Nord-Est, oltre che nei pressi dell’area urbana veneziana.
Le prime industrie sorsero nel 1917 con l’intento di creare molti nuovi posti di lavoro e di localizzare importanti impianti in prossimità di futuri attracchi navali. La costituzione di una forte area industriale locale si legò allo sviluppo dei settori metallurgico (alluminio, zinco, ferro) e chimico (acido solforico, carburo di calcio, fertilizzanti, resine sintetiche e materie plastiche). Questa concentrazione di industrie di base, che si è avvalsa della presenza di un porto specializzato e strutturato in funzione esclusivamente industriale (Porto Marghera), ha determinato un progressivo ampliamento dell’area originaria. Alla prima zona se ne sono affiancate una seconda (800 ha, quasi tutti occupati dagli stabilimenti) e infine una terza molto più ampia delle prime due (4000 ha, dei quali 3000 destinati alla formazione di terrapieni). I numerosissimi stabilimenti insediati nella zona industriale di M. dispongono di una vasta rete di canali, banchine, raccordi ferroviari, strade e metanodotti. Al margine meridionale della terza zona è stato costruito un porto petrolifero, collegato alla Bocca di Porto di Malamocco da un canale che permette l’accesso a superpetroliere.
In base all’Accordo di programma sulla chimica del 1998, sottoscritto da imprese, associazioni imprenditoriali e sindacali, da vari enti e dai ministeri dell’Ambiente, dell’Industria e dei Lavori pubblici, sono stati realizzati nell’area interventi destinati a riqualificare gli impianti dell’industria locale per accrescerne la produttività e mettere a punto investimenti a favore del rispetto di norme di sicurezza e della tutela ambientale, soprattutto mediante la riduzione dell’emissione di gas nocivi e l’adozione di tecnologie produttive più ecocompatibili. M. rappresenta anche un significativo punto di incontro fra imprenditori, università e istituti di ricerca, nel quadro di una riqualificazione non solo delle attività produttive.
Difesa di M. Ebbe luogo nel 1849, quando dopo la sconfitta di Novara (23 marzo), a causa del blocco austriaco per terra e per mare di Venezia, il governo repubblicano decise lo sbarramento di tutti gli accessi alla laguna, fra cui quello che collegava Venezia a Mestre, protetto sul continente dal forte di Marghera. Il 26 aprile gli Austriaci cominciarono i primi bombardamenti; il 24 maggio aprirono il fuoco, avendo in meno di 48 ore ragione di M. nonostante il valore dei suoi difensori.