Popolazione nilotica del Sudan meridionale. I N. vivono in un ambiente di collina e savana lungo le due sponde del Nilo, a sud della confluenza con il Sobat e il Baḥr el-Ghazāl. Sono suddivisi in varie società indipendenti tra loro, localizzate sulla sponda destra o su quella sinistra del Nilo. Nel corso della stagione secca (gennaio-febbraio) si dividono in accampamenti vicini alle poche riserve d’acqua esistenti, spingendosi verso il Nilo al seguito del bestiame e disperdendosi sempre più sul territorio in relazione all’incremento della siccità e all’esaurirsi dei pascoli. Con l’inizio delle piogge (marzo-aprile) gli anziani e le donne tornano nei villaggi invernali dove, nel mese di giugno, vengono raggiunti dai giovani, dagli adulti e dal bestiame. Tra giugno e ottobre, i N. vivono in grandi villaggi sopraelevati, ognuno con le proprie riserve di pascolo per il bestiame. Tra novembre e dicembre, sono i giovani i primi ad allontanarsi, per seguire il bestiame verso i pascoli gradualmente più distanti dal villaggio, dove ancora rimane il resto della popolazione. L’economia, per quanto presenti una certa interazione tra agricoltura e allevamento, resta decisamente centrata sull’allevamento bovino. Il rapporto tra uomini e bovini, di tipo simbiotico sul piano ecologico, alimentare ed economico, si rivela centrale sia sul piano sociale (pagamento del prezzo della sposa; pagamento di compensi per omicidi e faide; complessi sistemi di denominazione), sia su quello simbolico-rituale. Carattere basilare della società dei N. è una sovrapposizione, mai perfetta e coerente, tra un’organizzazione territoriale e un sistema parentale, basato su un’ideologia patrilinea di tipo segmentario e sulla presenza di gruppi locali fondati sia sulla comune discendenza agnatica, sia su più fluidi legami di affinità e di territorialità.