Agglomerato urbano costituito dai due centri distinti, propriamente denominati O. Antica (10.185 ab. nel 2008) e Lido di O. (88.620 ab. nel 2008), nel Comune di Roma. Il primo include la zona archeologica con i resti della città portuale romana, nonché l’abitato medievale e moderno a essa adiacente; il secondo si estende sul litorale tirrenico tra la foce del Tevere e la pineta di Castel Fusano. Il nucleo originario dell’abitato di O. Antica è posto tra il Tevere e la Via Ostiense, a NE dell’antica città di cui prese il nome. A esso si è poi affiancato un gruppo di edifici costruiti, oltre la cerchia delle mura del piccolo borgo medievale, dalla colonia di Romagnoli che (qui trapiantata nel 1884 e organizzata in cooperative agricole) procedette alla bonifica del terreno paludoso e malarico detto Stagno di O. (95 km2), che si estendeva verso SE.
La fondazione di O. è attribuita dalla tradizione letteraria ad Anco Marcio, ma i ritrovamenti anteriori al 4° sec. a.C. sono sporadici. Nel 4° sec. a.C. fu fondato il castrum militare. Nel corso del 3°-2° sec. vi fu una progressiva espansione dell’abitato lungo le arterie principali (via Ostiense, via Laurentina e la via che portava verso la foce del Tevere), che si trasformarono poi in vie urbane, mentre il centro si sviluppò notevolmente nel 1° sec. a.C., divenendo una città commerciale. Ricche domus, tabernae, edifici e magazzini si allineavano lungo le vie; sorse un primo Capitolium, mentre altri templi si erigevano nei vari quartieri. Con Augusto si ebbe un primo rinnovamento edilizio, e numerosi interventi architettonici e urbanistici sono documentati sotto Tiberio, Claudio e Traiano. Si moltiplicavano frattanto nella città gli horrea per il grano, mentre l’uso del mattone trasformava l’edilizia. Alle vecchie domus repubblicane successero le ricche case con cortili porticati, insulae di affitto a più piani con vari appartamenti, casette in serie, tabernae porticate, templi. La città godette un periodo di grande floridezza sotto Adriano e gli Antonini, e con i Severi si costruirono ancora terme, caseggiati e un grandioso tempio. Durante il 3° sec. si moltiplicarono i mitrei, si costruì una sinagoga e proseguirono le ristrutturazioni di case signorili, mentre non si edificarono più caseggiati di affitto e magazzini, perché con la decadenza dei traffici la città andava lentamente decadendo e spopolandosi. Le tracce del cristianesimo sono scarse: modesti luoghi di culto entro costruzioni preesistenti. Più rilevanti le testimonianze extraurbane. Necropoli si stendevano lungo le vie Ostiense e Laurentina, oltre che su strade intermedie.
La Via Ostiense, sistemata nel 4° sec. a.C., usciva da Roma dalla Porta Trigemina della cinta serviana e, in seguito, dalla Porta Ostiense della cinta di Aureliano (odierna Porta S. Paolo), svolgendosi tutta sulla sinistra del Tevere. Fu molto frequentata in età cristiana perché conduceva direttamente al luogo del martirio e alla tomba di s. Paolo.
Nel 2016 è stato istituito il Parco archeologico di Ostia antica, istituto del Ministero della cultura dotato di autonomia speciale, operante nell’ambito della tutela, della conservazione e della fruizione pubblica dell'area; insignito nel 2019 del Marchio del Patrimonio Europeo - European Heritage Label, il Parco - unico rappresentante per l'Italia - è tra i 20 finalisti dell'ECTN Awards Destination of Sustainable Cultural Tourism 2023.