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psicopatia

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Qualsiasi anomalia della personalità capace di indurre un sofferenza per l’individuo o disturbo per la società.

La genericità della definizione rispecchia l’incertezza che permea il concetto di p., che se da un lato trapassa insensibilmente nelle comuni anomalie caratterologiche, dall’altro non sempre ha limiti netti con forme cliniche che hanno il significato di malattie mentali. Infatti, sul piano teorico è assiomatico che la p. è presente sin dalle prime età ed è sempre connaturata con la personalità. Nei confronti delle psicosi endogene, cioè della schizofrenia e della ciclotimia, la difficoltà di differenziazione è costituita dalla possibilità di forme fruste di queste malattie.

Fra le varie classificazioni proposte per le personalità psicopatiche, alcune si basano sugli elementi caratterologici più evidenti all’osservazione (classificazioni ‘asistemiche’); per es., E. Kraepelin ha distinto gli psicopatici in eccitabili, istintivi, instabili, bizzarri, bugiardi, litigiosi, antisociali ecc.; K. Schneider li ha a sua volta classificati in ipertimici, depressivi, anancastici, insicuri, fanatici, desiderosi di valore, labili dell’umore, esplosivi, disforici, amorali, freddi d’animo, abulici, astenici.

Altre classificazioni, invece, si avvalgono di particolari criteri ordinativi nella struttura della personalità (classificazioni ‘sistematiche’). E. Kahn distingue diverse categorie di psicopatici a seconda degli ‘strati’ della personalità in cui è evidente l’anomalia: psicopatici dell’istinto (anomalie dell’istinto); psicopatici distimici (anomalie del temperamento); psicopatici distonici (anomalie del carattere). E. Kretschmer ha proposto due classificazioni sistematiche: una è di tipo costituzionale ed è fondata sul presupposto che l’accentuazione di alcune caratteristiche riscontrate nella maggior parte delle personalità normali dia origine alle personalità psicopatiche (questa classificazione comprende tre categorie: gli psicopatici schizoidi, caratterizzati da un’accentuazione del temperamento schizotimico; psicopatici cicloidi, per accentuazione del temperamento ciclotimico; psicopatici epilettoidi, con accentuazione del temperamento vischioso); l’altra classificazione si basa invece sul tipo di reazione alle esperienze della vita (sono presi in considerazione tre tipi di reazione: reazione primitiva, in cui non vi è elaborazione interiore dell’esperienza stessa e si giunge per un cosiddetto corto circuito alla risposta; reazione espansiva, in cui l’impressione ricevuta viene mantenuta a lungo e continuamente ripresentata alla mente, generando uno stato di estrema suscettibilità con sospettosità, interpretazioni errate, sopravvalutazione di sé, che possono portare a idee deliranti; reazione sensitiva, in cui l’elaborazione intrapsichica dell’avvenimento procede con una forte carica emotiva, mentre è impedito un normale sfogo alle reazioni destate dall’ambiente).

La teoria psicanalitica vede infine nella personalità psicotica delle nevrosi del carattere, in cui, per una situazione conflittuale, alcuni tratti del carattere sono accentuati fino a portare il soggetto a un contegno anormale, oppure perversioni nelle quali rientrano le varie psicopatie sessuali.

Vedi anche
psicosi Termine che designa la malattia mentale propriamente detta; spesso è usato con un aggettivo che ne specifica la natura, l’eziologia o l’elemento dominante: per es., psicosi sintomatica, psicosi luetica, psicosi maniaco-depressiva ecc. ● Dal punto di vista psichiatrico la psicosi è una condizione patologica ... devianza matematica In statistica, la devianza di una serie numerica è la somma dei quadrati delle differenze tra i valori della serie e la loro media; divisa per il numero dei valori considerati dà la varianza. La devianza viene soprattutto utilizzata nell’analisi della varianza. scienze sociali Azione o ... pedofilia Devianza sessuale che si manifesta con azioni, ricorrenti impulsi e fantasie erotiche che implicano attività sessuali con bambini prepuberi. I soggetti che ne sono affetti, quasi sempre maschi, spesso usano la violenza e la coercizione per mettere in atto i loro impulsi, giustificando o razionalizzando ... psicopatologia Disciplina che studia gli accadimenti della vita psichica patologica, inquadrandoli in concetti generali che ne esprimono le condizioni di insorgenza, le dimensioni, le modalità di manifestazione e i reciproci rapporti. Come disciplina che ha per obiettivi teorie generali, che possono non avere applicazione ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Psicologia e psicanalisi
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  • PSICOLOGIA COGNITIVA in Psicologia e psicanalisi
Tag
  • SCHIZOFRENIA
  • CICLOTIMIA
  • PSICOSI
  • NEVROSI
Altri risultati per psicopatia
  • psicopatia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Termine generico usato per descrivere un’alterazione psichica che, pur inducendo una condizione di comportamenti anomali e di sofferenza soggettiva, non costituisce di per sé una malattia mentale. La genericità della definizione, che ricalca quella proposta dallo psichiatra Kurt Schneider per le personalità ...
Vocabolario
psicopatìa
psicopatia psicopatìa s. f. [comp. di psico- e -patia]. – 1. In psichiatria, qualsiasi alterazione psichica che, pur inducendo una condizione di comportamenti anomali e di sofferenza soggettiva per l’individuo, non costituisce però una...
psicopàtico
psicopatico psicopàtico agg. e s. m. (f. -a) [der. di psicopatia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Attinente a psicopatia: comportamento p.; tendenze, manifestazioni psicopatiche. 2. agg. e sost. Di persona, affetto da psicopatia: soggetto p.; in...
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