Pseudonimo dell’artista statunitense Marquis Lewis (n. Los Angeles 1979). Conosciuto per le sue complesse quanto esteticamente accattivanti calligrafie, è uno degli artisti americani più quotati e richiesti nel panorama dell’arte con radici stradali, oggi focalizzato in particolare su commissioni murali ed esposizioni in galleria. Fa parte della rinomata Seventh Letter Crew, gruppo di circa cento artisti, molti dei quali writer di storiche crew di Los Angeles come la AWR e la MSK. La storia di R. ha inizio durante la metà degli anni Novanta a Los Angeles, stimolato dall’osservazione dei graffiti sui ponti delle ingarbugliate superstrade che circondano la città. Il suo nome, derivato da una canzone di un celebre gruppo hip hop locale, gli Wu Tang Clan, inizia a circolare in strada, sui treni e sui manifesti pubblicitari di moda. La sua passione per la scrittura e la calligrafia lo porta a sviluppare un intricato sistema di segni e simboli fatto di caratteri lineari e circolari inseriti all’interno di un complesso generale di grande impatto estetico, che vive indipendentemente da ogni particolare. Le origini multiculturali dell’artista sembrano aver influito nella generazione di questo sincretico alfabeto totemico, che può ricordare diverse tradizioni calligrafiche e di simbolismo grafico, dalla calligrafia araba ai geroglifici egiziani, e varie tipologie di graffiti moderni, dai locali cholo sino ai pichação brasiliani. L’intento del sistema calligrafico di R. è quello di forgiare un linguaggio universale che possa essere riconosciuto nelle corde di ogni cultura del mondo, anche se non immediatamente penetrabile nel suo significato. Pur declinando messaggi personali e poetici all’interno di questa fitta rete di segni, la chiave di lettura non è tanto la sua comprensione quanto piuttosto l’immersione in uno stato di contemplazione estetica, una sorta di misticismo artistico che trae la sua energia dalla potenza evocativa delle scritture stesse. Lo stile conserva una propria eleganza e raffinatezza, spaziale e intellettuale, ed è lontano dalla crudezza e dall’impeto di buona parte dal lettering stradale più autentico. La costruzione del segno calligrafico avviene generalmente tramite calibrate pennellate di pittura acrilica o a smalto, ma prevede in alcuni casi anche l’ausilio dello spray. Nell’impegnativa e riconosciuta attività odierna nelle sfere istituzionali e commerciali dell’arte contemporanea le lettere di R. possono assumere la consistenza di grandi sculture tridimensionali, oppure diventare la texture decorativa per prodotti di moda di alta gamma o persino di aerei. R. è inoltre uno degli artisti più richiesti per la commissione di grandi pareti dipinte, delle quali Los Angeles vanta una lunga tradizione che risale ai muralisti messicani della prima metà del secolo scorso. I suoi lavori murali trovano un perfetto sodalizio – nel rapporto decorazione/immagine tipico delle pagine miniate dei manoscritti medievali – con le iconiche figure dipinte da El Mac, con cui spesso collabora nella realizzazione di grandi composizioni a quattro mani. Il curriculum dell’artista californiano, oltre alle collaborazioni con grandi marchi multinazionali come Nike (2011), Louis Vuitton (2012) e con influenti personaggi del mondo della musica e dello spettacolo quali Usher e J. Bieber (2015), vanta importanti titoli nel mondo dell’arte istituzionale, tra cui la partecipazione alla mostra Art in the streets, tenuta nel 2011 presso il MOCA di Los Angeles, e la decorazione del Bowery Mural nel 2012 a New York.