SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] Atene: abolizione di debiti e spartizione di terre; e le serie di lotte sociali fra ricchi e poveri, patrizî e plebei, che travagliano per secoli la repubblica, tendono con la rivendicazione della legge agraria sempre a spartizione di terre: ideale ...
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ROMOLO e Remo
Gaetano De Sanctis.
Romolo (Romŭlus) è l'eponimo e il fondatore di Roma. È corrente presso gli antichi l'uso di spiegare l'origine di una città, di una tribù, di una gente per mezzo di [...] Numa Pompilio. Egli avrebbe stabilito le insegne della dignità regia, assunto dodici littori, diviso il popolo tra patrizî e plebei, assicurata la tranquillità della plebe ponendola nella clientela dei patrizî. A lui pure si dovrebbe la divisione del ...
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Comune, perché fondamentale, a tutte le religioni, cominciando dalle più basse, è la credenza di una doppia sfera in cui l'essere si divide: la sfera del sacro e quella del profano. Con questa distinzione [...] genere la plebe contro i patrizî. Ma in questo caso la violazione provoca un giudizio che è pronunciato dall'assemblea plebea, dopo di che, se l'individuo è dichiarato sacer, i tribuni procedono all'esecuzione facendolo precipitare dalla rupe Tarpea ...
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GENTI
Giuseppe Cardinali
. In Grecia. - La parola γένος dalla radice γεν, donde anche γίγνομαι, γονεύς, ecc., racchiude l'idea di generazione, e significa l'insieme di persone nate da un antenato comune, [...] ; quelle sussistenti ancora nel periodo successivo 22 con 77 rami, ma tra le prime 35 una diecina pare siano genti effettivamente plebee, e le altre debbono essere state poco numerose e fornite di uno o due rami ciascuno, sicché il Beloch calcola che ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] sufficienti per affermare che nel quasi centinaio e mezzo di monaci probabilmente accresciutisi man mano c'erano nobili e plebei, romani e goti. Due giovani romani, resi illustri in secoli più tardi dalla leggenda agiografica, erano Mauro, che B ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] le repubbliche rette da quel «pessimo popolo» cui Patrizi riserva pagine fitte di battute sprezzanti: «perché gli animi plebei, et ignoranti sono, et appassionati»; la moltitudine è non «intendente delle leggi», «intorbidata da arrabbiate passioni d ...
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Prestigio
Wlodzimierz Wesolowski e Henryk Domanski
di Włodzimierz Wesołowski e Henryk Domanski
Prestigio
Introduzione
Il prestigio può essere concepito sia come un senso individuale, soggettivo di [...] segmenti della società. Ad esempio, nei Comuni erano i patrizi che partecipavano al governo della città, mentre ai plebei era negata tale prerogativa. La gerarchia fattuale del prestigio era più ramificata all'interno della nobiltà, e nel tardo ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] legioni al loro rientro, i vasi greci e gli amuleti negri, il tutto eventualmente rielaborato in serie artigianali nei quartieri plebei di Roma. E il procedimento mentale del cittadino del basso Impero non era diverso da quello che sarà proprio del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'economia a Roma
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’economia romana mostra sin dalle origini una forte vocazione [...] di età repubblicana troveranno momenti di soluzione, oltre che in campo politico con la creazione dei tribuni e degli edili plebei e con il crescente ruolo attribuito ai concilia plebis, anche in campo economico, per mezzo di precise decisioni dello ...
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DELLA TORRE, Luigi
Gino Benzoni
Nasce probabilmente dopo la metà del Quattrocento, da Ginevra di Bertoldo da Spilimbergo - vale a dire quel "Pertholdus de Spegnimbergo", figlio di Venceslao e marito [...] e si fronteggiano due "partiti", quello degli "strumieri", costituito da o li castellani quasi tutti, con pochi Macedoni e alcuni plebei" e quello degli "Tamberlani" che ha dalla sua - così Niccolò De Monticoli - "tutti li cittadini, tutta la plebe e ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...