partiti polìtici Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi [...] riferimento.
Dalle fazioni ai partiti
Nell'antichità e nel Medioevo esistevano gruppi assimilabili ai p.p. (patrizi e plebei, guelfi e ghibellini), ma venivano considerati come fazioni pericolose per l'unità della società. L'accezione positiva del ...
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Collegio sacerdotale creato nel 196 a. C. a Roma con l'incarico di curare la preparazione e la celebrazione dell'epulum Iovis. Era questo un sacrificio in forma di banchetto (epulum), che si celebrava [...] Capitolino, in onore di Giove, Giunone e Minerva. Un simile banchetto si celebrò più tardi il 13 novembre, durante cioè i ludi plebei (4-17 novembre), mentre l'epulo del 13 settembre coincideva con i ludi romani (4-19 settembre). Prima del 196 la ...
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Interprete, presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, del volere degli dei, che si rivelava loro per mezzo di vari segni. Il collegio degli a. (costituito dagli interpreti ufficiali degli [...] none di ogni mese) era anticamente formato di 5 membri patrizi, ma dal 300 a.C. (lex Ogulnia) vi furono ammessi i plebei. Il numero dei membri salì a 16 con Cesare e crebbe nell’età imperiale finché l’augurato divenne una carica onorifica. Dapprima l ...
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Antropologia
Gruppo sociale chiuso, per lo più endogamo, al quale si appartiene per via ereditaria. La terra classica delle c. è l’India, dove vige un sistema gerarchico estremamente articolato. Esso prevede [...] : la più elevata è quella dei sacerdoti (brahmani), seguiti da guerrieri e nobili, da commercianti e contadini, e infine dai plebei, per lo più artigiani e servi. Vi sono poi moltissime altre c. inferiori, ritenute impure (dalit o intoccabili). La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dei magni, dei minuti e nuovi dei
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pantheon romano è un sistema flessibile e coerente, [...] ’organizzazione della società o altrimenti della città, come racconta Ovidio: qua le case dei nobili, più in là i quartieri dei plebei.
Gli dèi magni
L’idea che gli dèi si distinguano in magni e minuti, appartiene già all’età arcaica. L’informazione ...
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Nell’antica Roma, collegi di 10 membri, distinti secondo le loro particolari funzioni: d. litibus iudicandis, collegio di giudici, scelti dapprima di anno in anno dal pretore, poi eletti dai comizi tributi, [...] che sarebbe stata nominata, secondo la tradizione, nel 451 a.C., composta di soli patrizi, per preparare 10 tavole di leggi; a questo collegio ne sarebbe successo nel 450 un secondo, nel quale alcuni posti sarebbero stati riservati ai plebei. ...
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Gens plebea romana che ebbe parte notevole nelle lotte con il patriziato. Si ha menzione di tribuni della plebe dal 476 a.C.: un Lucio, tribuno nel 342 a.C., fu autore della lex Genucia de foenore volta [...] a reprimere l’usura. Secondo la tradizione, un Tito Genucio Augurino e un Marco Genucio Augurino furono consoli nel 451 e 445 a.C.: ma le date potrebbero essere una falsificazione dei G. plebei per darsi antenati patrizi. ...
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. È la successione ordinata delle diverse magistrature o delle diverse cariche, politiche, municipali, o collegiali, rivestite da personaggi dell'età romana. Risponde, per le magistrature, al certus ordo [...] e presto scomparve anche la censura. Sicché nell'età del principato i gradini obbligatorî della carriera senatoria per i plebei furono: 1. Vigintivirato; 2. Tribunato di legione (dapprima l'ordine reciproco di queste due cariche fu variabile, poi si ...
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Figlio del console del 340. Console nel 312, sarebbe rimasto a Roma perché malato; consul II nel 308 con Q. Fabio Massimo Rulliano, combatté in Etruria con successo, imponendo una tregua di 40 anni ai [...] democratiche di Ap. Claudio Cieco. Sostenne nel 300 la legge Ogulnia, che ammetteva i plebei ai più importanti collegi sacerdotali, e fu perciò dei primi plebei cooptati nello stesso anno a pontefici. Consul III ancora con Rulliano nel 297, durante ...
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TESTE ROTONDE (ingl. Roundheads)
Delio Cantimori
Soprannome dato ai sostenitori del partito del parlamento durante la rivoluzione inglese.
Deriva dal fatto che molti puritani solevano radersi i capelli [...] . Secondo un'altra versione il soprannome non sarebbe venuto dall'uso dei puritani, ma sarebbe stato all'origine equivalente a "plebei", in quanto anche il popolo usava radersi o tagliar corti i capelli. Ad ogni modo, da principio fu usato dai ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...