LICINIO Stolone, Gaio (C. Licinius Stolo)
Giuseppe Cardinali
Tribuno della plebe nel 377 a. C., insieme con L. Sestio, presentò secondo la tradizione, tre rogazioni, una per cui uno dei consoli avrebbe [...] dell'aristocrazia: il senato si piegò, le rogazioni licinie furono approvate, e nel 366 fu eletto il primo console plebeo, L. Sestio. Molte sono le incertezze di questo racconto, giacché l'anarchia quinquennale sembra affatto inverosimile e forse è ...
Leggi Tutto
idealtipico
agg. Che richiama un tipo ideale.
• Esiste un montismo maggioritario, di massa, che si fonda sull’idea che non deve andare perduta la discontinuità che esso marca rispetto al berlusconismo. [...] discontinuità di stili e di tipi umani: da una parte l’industriale brianzolo divenuto tycoon ‒ conservando i tratti plebei del parvenu ‒; dall’altra il rappresentante quasi idealtipico della borghesia lombarda dei buoni studi, dei solidi matrimoni ...
Leggi Tutto
Antichità. - Origine del consolato. La tradizione romana racconta che, cacciati i re, i loro poteri passarono nelle mani di due sommi magistrati eletti annualmente, di guisa che la loro potestà non fu [...] , e da allora in poi uno almeno di essi non fu più contestato dai patrizî. Invece l'elezione contemporanea di due plebei si verificò per la prima volta soltanto nel 215 a. C., ma fu impugnata per opposizione degli auguri, sicche uno degli eletti ...
Leggi Tutto
Collegio sacerdotale (quindecemviri sacris faciundis) nell’antica Roma, cui erano attribuite la custodia e interpretazione dei libri sibillini e la competenza sui culti stranieri; per importanza veniva [...] auguri. Istituito secondo la tradizione al tempo di Tarquinio Prisco e composto dapprima di due membri, ne contò poi 10 (5 patrizi, 5 plebei), con una lex Licinia del 367 a.C., e 15 con Silla. I q. erano anche sacerdoti del culto di Apollo, di Cerere ...
Leggi Tutto
. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità [...] a quella di Roma, e che nella nuova città dovessero emigrare, per costituirne la cittadinanza, metà dei patrizî e metà dei plebei. Per due anni non fu potuta sottoporre alla votazione popolare, per il veto opposto da altri tribuni. Nel 361-393 a ...
Leggi Tutto
LARCIO, Tito
Giuseppe Cardinali
Console romano nel 501 e nel 498 a. C. La tradizione gli attribuisce di avere combattuto nel primo anno contro i Latini e nel secondo contro Fidene, e di essersi, dopo [...] la battaglia del lago Regillo, adoperato per i Latini, e dopo la prima secessione della plebe per i plebei. Se naturalmente i particolari della tradizione non meritano fede, sono invece certi i suoi consolati, e, quel che più importa, è assai ...
Leggi Tutto
HOKUSAI
Laurence BINYON
. Pittore, nato a Yedo (Tōkyō) il 21 ottobre 1760, dove morì il 10 maggio 1849; il suo cognome era Katsushika. Fanciullo, preparava le tavole per gl'incisori in legno, diciassettenne [...] a disegnare delle stampe e divenne allievo di Shunshō, della scuola Ukiyo-ie, scuola di artisti quasi tutti plebei per nascita o per mestiere, che si dedicavano alla riproduzione della vita contemporanea, della scenetta passeggera, in contrasto ...
Leggi Tutto
Nel diritto pubblico romano, la più antica fra le magistrature minori, attestata dal 5° sec. a.C.: con l’introduzione del consolato, ciascuno dei 2 consoli ebbe come ausiliare un quaestor, in origine di [...] nomina consolare poi (dal 449 a.C.) eletto annualmente dai comizi tributi; daterebbe al 409 l’ammissione alla questura dei plebei. Il numero dei q., salito a 4 nel 424 a.C. (2 come ausiliari per l’imperium domi, 2 per l’imperium militiae) e a 8 nel ...
Leggi Tutto
PLEBISCITO (plebi scitum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Teodosio MARCHI
Diritto romano. - Così era chiamata presso i Romani ogni norma votata dalla plebe su proposta dei tribuni. In origine, tali norme non [...] la cui volontà solennemente espressa costituiva però una minaccia per il patriziato: così la nomina dei primi magistrati plebei fu accompagnata da una deliberazione, per cui la plebe dichiarava punibile di morte (sacer) chiunque attentasse alla loro ...
Leggi Tutto
La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] decemvirato e ritiene che scopo di questa magistratura straordinaria sia stato quello di distruggere il dualismo fra patrizi e plebei e di portare le leggi a conoscenza di tutti. Si sarebbe trattato dunque soprattutto di una riforma costituzionale ...
Leggi Tutto
plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...