segreteria Funzione, carica di segretario, in un ente pubblico o privato, in un’organizzazione politica e simili. Anche, ufficio costituito da uno o più segretari, ed eventualmente da altri impiegati, e la sede stessa o l’ambiente da essi occupato. S. politica L’ufficio che fa capo al segretario di un partito e che di questo ha la rappresentanza e il compito di attuare la linea politica secondo le direttive degli organi dirigenti e dei congressi. S. telefonica Apparecchio che consente di rispondere automaticamente alle telefonate in arrivo e che registra le comunicazioni lasciate da chi chiama.
S. di Stato vaticana Organo della Santa Sede che presiede agli affari politico-religiosi della Chiesa cattolica. Le sue origini vanno ricercate nella Camera secreta istituita da Martino V (1417-31) per i rapporti diplomatici, e nella Secreteria apostolica per la corrispondenza ufficiale in lingua latina disciplinata da Innocenzo VIII (1487); questa secreteria era costituita da 24 segretari apostolici tra cui, in posizione preminente, il secretarius domesticus; Leone X creò il secretarius intimus al quale fu affidata la corrispondenza pontificia in volgare, alle dipendenze del cardinale che assumeva la direzione degli affari di Stato: così prese fisionomia la S. di Stato, retta dal cardinal nipote come ministro del papa. Il secretarius intimus (o maior o papae) era dapprima quasi sempre un prelato, spesso di dignità vescovile, della parentela del papa; poi (con Innocenzo X) la carica fu affidata a un porporato non parente (1644), finché fu abolito l’ufficio del cardinal nipote (1692), che era intanto diventato il sovrintendente generale dello Stato pontificio, e il cardinale segretario di Stato ne assunse i poteri. Dopo ulteriori innovazioni volute da Gregorio XVI e Pio IX, con la riforma di Pio X (costituzione apostolica Sapienti consilio, 1908) la S. di Stato risultò composta di tre sezioni: Sacra congregazione degli affari ecclesiastici straordinari, Ufficio degli affari ordinari e Cancelleria dei brevi apostolici.
L’ordinamento è profondamente mutato con le costituzioni apostoliche Regimini ecclesiae universae di Paolo VI e Pastor bonus (28 giugno 1988) di Giovanni Paolo II. Presieduta dal cardinale segretario di Stato e suddivisa in due sezioni (la Cancelleria dei brevi apostolici è stata abolita), la S. di Stato ‘coadiuva da vicino’ il papa sia nella cura della Chiesa universale sia nei rapporti con i dicasteri della Curia romana. La prima sezione, degli affari generali, è diretta dal sostituto della S. di Stato (che è un arcivescovo titolare) e ha una competenza molto ampia: tratta gli affari al di fuori delle competenze proprie dei dicasteri e organismi della Curia, tiene i rapporti con questi ultimi e ne coordina le attività, redige documenti e testi su incarico del papa, cura gli Acta Apostolicae Sedis (➔), elabora le statistiche relative alla Chiesa cattolica e si occupa degli organi informativi vaticani. La seconda sezione, dei rapporti con gli Stati, è diretta dal segretario per i rapporti con gli Stati (anch’egli un arcivescovo titolare) e tiene i rapporti con i governi civili: favorisce le relazioni diplomatiche della Santa Sede, stipula concordati e convenzioni, tratta quanto riguarda i rappresentanti pontifici e in particolari circostanze cura la nomina dei vescovi.