L’età della vita umana interposta tra la fanciullezza e l’età adulta. È un periodo particolarmente problematico dell’esistenza, specie per le risonanze psicologiche del mutato rapporto tra l’adolescente e il proprio corpo. Lo sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari produce, infatti, situazioni nuove. La prima mestruazione è, per la donna, un’esperienza psicologica fondamentale; per l’uomo, la maturazione dei caratteri sessuali costituisce in misura minore una fonte di ansia. L’interesse per l’altro sesso può tradursi in comportamenti seduttivi, ma spesso, soprattutto nei maschi, si risolve in attività masturbatorie, in cui vengono impegnate le facoltà immaginative in via di sviluppo. Ansie caratteristiche dell’adolescente sono poi quelle derivanti dal distacco dai legami affettivi intrafamiliari, con inversione della valutazione affettiva del mondo familiare rispetto a quello extra-familiare. Non più fanciullo e non ancora adulto, l’adolescente trova generalmente sicurezza nel rapporto di amicizia con un coetaneo dello stesso sesso, o inserendosi in un gruppo. Legati alla crescente autonomia affettiva dalla famiglia sono anche i processi di idealizzazione di figure extra-familiari (‘modelli’), con le quali l’adolescente si identifica. L’adolescente è infine capace di una più ricca articolazione dell’attività mentale, in virtù di una minore dipendenza dai dati percettivi. L’a. è, dunque, caratterizzata dalla manifestazione e dall’azione di un fattore dinamico, l’Io, che è al centro dell’interesse di quasi tutte le correnti psicologiche più recenti, anche se derivate dalla psicoanalisi. L’Io dà origine a espressioni produttive e creative, che promuovono una nuova dinamica anche libidinale.
Dei problemi propri dell’adolescente, che richiedono l’applicazione di selettive competenze interdisciplinari (psicologia, pediatria, statistica sanitaria ecc.) si occupa l’ adolescentologia, branca relativamente nuova della scienza medica. Di notevole interesse pratico è un gruppo di aree di studio concernenti la collocazione dell’adolescente nell’ambito socioeconomico, soprattutto nelle nazioni economicamente più evolute. In particolare in alcune fasce di età (dai 15 fino ai 24 anni), pur essendo relativamente ristretto il numero dei fenomeni morbosi, si osserva un consistente numero di decessi dovuti a cause violente (suicidi, omicidi e infortuni di varia natura). D’altro canto problemi quali la tossicodipendenza e le malattie sessualmente trasmesse riguardano in modo diretto questa fascia di giovani, così come la configurazione dell’immagine corporea e le disarmonie evolutive possono rappresentare la base di patologie gravi quali l’anoressia e la bulimia.