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arme

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(o arma) Sinonimo di stemma (➔) e di blasone (➔), l’a. è il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori, raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare persone, famiglie, enti civili ed ecclesiastici. Il termine deriva dall’armatura che i cavalieri indossavano nel Medioevo e sulla quale effigiavano i loro stemmi, che troviamo dipinti sugli scudi e ricamati sulla sopravveste e sulla gualdrappa dei loro cavalli.

L’a. è costituita dallo scudo e dagli ornamenti esteriori. La superficie dello scudo, che può presentarsi intera o divisa in varie partizioni, è caricata dalle figure e dalle pezze; gli ornamenti esteriori si trovano invece sopra lo scudo, ai lati o sotto di esso, come per es. il timbro (➔) costituito da elmo, corona, cappello, triregno, cimiero ecc., il manto (➔ mantello; padiglione), il supporto (➔): sostegni, tenenti, i contrassegni di dignità civile e militare: chiavi, croci, bandiere, bastoni, trofei, decorazioni ecc., oppure ornamenti come la cordelliera e il laccio d’amore (➔ ornamento). Raramente tutti questi elementi si trovano riuniti in un’a. che, invece, perché possa essere definita tale, deve avere necessariamente lo scudo.

Le a. possono essere gentilizie (proprie delle famiglie), civiche (di città, comuni, corporazioni ecc.), ecclesiastiche (di ecclesiastici ed enti ecclesiastici). Gli araldisti le hanno classificate in numerose tipologie di cui sono esempi:

a. agalmoniche, che alludono al cognome della famiglia o della comunità;

a. di dignità, che contrassegnano la carica; a. di concessione o privilegio, concesse da autorità sovrane;

a. di padronanza, che indicano la soggezione a potenti famiglie o comunità;

a. di alleanza, con i quarti nobili familiari; a. di pretensione, che indicano il feudo sul quale si pretende qualche diritto;

a. di adozione, ereditate da un’altra famiglia; a. di sostituzione, assunte da una famiglia estinta. Michel Pastoureau nel suo Traité d’héraldique (1993) le ha raggruppate in quattro categorie fondamentali: a. parlanti o cantanti, che indicano il nome del possessore dell’a.;

a. allusive, che ricordano un fatto o un evento;

a. politiche (a. allusive particolari), che sottolineano il legame del possessore dell’a. con un gruppo (fazione politica, ordine religioso, corporazione ecc.);

a. simboliche, le cui figure si rivestono di significati simbolici.

Vedi anche
brisura In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi riconoscere nei vari combattimenti ad armatura chiusa, cominciarono ad aggiungere un segno distintivo ... araldica Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’araldica è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, le partizioni che ne suddividono il campo, le figure che lo caricano, gli smalti e gli ornamenti ... elmo Armatura difensiva del capo. storia L’uso dell’elmo inizia nell’Età del Bronzo. Gli Egiziani non lo usarono e nelle scene di guerra lo portano solo i mercenari asiatici e occidentali. Nei monumenti mesopotamici ne compare un tipo di cuoio a campana con apici e ripari sopra le orecchie, poi un tipo a ... Castiglione delle Stiviere Comune della prov. di Mantova (42,1 km2 con 21.317 ab. nel 2008).
Categorie
  • ARALDICA E TITOLI NOBILIARI in Storia
Tag
  • TRIREGNO
  • MEDIOEVO
  • CIMIERO
Vocabolario
arme
arme s. f. – Variante di arma, oggi viva solo in araldica come sinon. di stemma, per indicare cioè il complesso di determinate figure, effigiate e disposte secondo certe norme, che costituiscono il contrassegno stabile di persone, famiglie...
ónde
onde ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. relative: Onde venisti? quali a noi...
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