(o base di dati; ingl. database)
Insieme organizzato di dati gestito da un DBMS. Sue caratteristiche sono la grandezza, la condivisibilità e la persistenza: una banca dati è grande perché in generale ha una dimensione tale da richiedere l’utilizzo della memoria secondaria per la sua gestione, condivisa, perché accessibile da più applicazioni e utenti, e persistente, perché ha un ciclo di vita indipendente da quello dei programmi che la utilizzano. Per organizzare i dati di interesse si utilizza un modello dei dati, co;stituito da un insieme di costrutti; si distinguono modelli logici e concettuali: un modello logico, per es. relazionale, basato su XML, a oggetti, utilizza strutture logiche adatte a organizzare e memorizzare i dati; un modello concettuale, per es. entità-relazione, rappresenta i concetti del mondo reale indipendentemente dal modello logico scelto. Lo schema di una banca dati indica come sono strutturati i dati, utilizzando i costrutti del modello; l’istanza di una b. è costituita dai dati veri e propri.
Per la gestione delle basi di dati sono stati ideati linguaggi appositi che possono essere divisi in due categorie, non necessariamente distinte: linguaggi di definizione dei dati (DDL, data definition language) e linguaggi di manipolazione dei dati (DML, data manipulation language); il più famoso è il linguaggio SQL.
È un insieme organizzato di dati, oggetto di una duplice protezione giuridica: per un verso, la tutela autoriale ordinaria, prevista dalla l. 633/1941 sul diritto d’autore e le opere creative in genere, valida per tutta la vita dell’autore e sino a 70 anni dopo la sua morte; per l’altro, una tutela detta “sui generis”, disciplinata dall’art. 102-bis della stessa legge, a protezione degli investimenti effettuati per la creazione della banca dati e valida per 15 anni.
Godono della prima forma di tutela le banche dati il cui contenuto è organizzato in maniera non banale, o secondo un criterio diverso da quello imposto dalla natura stessa della banca dati. Sono esclusi, perciò, da questa categoria sia gli elenchi telefonici strutturati in senso alfabetico, sia le banche comprensive di tutte le informazioni su un dato argomento, in quanto prive di selezione. Riconosciuto il carattere creativo della banca dati, la tutela che ne discende concerne esclusivamente la ‘forma espressiva’ della stessa, ovvero la scelta originale di identificazione e organizzazione del contenuto, e non la facoltà di riprodurre e diffondere, in tutto o in parte, il suo contenuto, riorganizzandolo in forma diversa.
Le banche dati prive di carattere creativo, invece, godono di una tutela “sui generis”, di tipo proprietario, per cui il costitutore della banca dati può perseguire l’estrazione e il reimpiego da parte di terzi dell’intera raccolta o di sue parti sostanziali, ma non del singolo elemento o della singola informazione, ma non può impedire la realizzazione di una banca che contenga le stesse informazioni ricavate autonomamente da altre fonti.