(BRI; ingl. Bank for International Settlements) Istituto finanziario internazionale, con sede a Basilea. Secondo i compiti statutari, fornisce assistenza finanziaria alle banche centrali e concede loro fondi con e senza garanzia collaterale, è centro di ricerca e sede d’incontro tra i banchieri centrali per la valutazione della congiuntura internazionale, elabora documentazione statistica sull’attività bancaria internazionale, esercita compiti di vigilanza ed è agente e fiduciario per rilevanti transazioni internazionali. Non opera con privati. Ne sono azioniste 55 banche (2006).
La BRI fu creata nel 1930, tra gli istituti d’emissione di Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e banche giapponesi e statunitensi, per amministrare per conto dei paesi creditori le riparazioni di guerra tedesche e agire come corrispondente delle banche europee d’emissione, acquistando e rivendendo titoli, oro e divise, scontando effetti e accettando depositi per compensare debiti e crediti reciproci dei singoli Stati. Cessati i pagamenti tedeschi e durante la crisi del sistema finanziario internazionale negli anni 1930, continuò a offrire servizi alle banche centrali. Dopo la Seconda guerra mondiale, ampliò l’attività di centro tecnico di cooperazione tra le banche centrali d’Europa, allacciando rapporti con il Fondo monetario e la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo e operando per la stabilità del sistema monetario internazionale istituito a Bretton Woods. Concorse dal 1947 all’attuazione degli accordi di pagamento tra i paesi europei e dal 1950 al 1958 operò da agente dell’Unione Europea dei Pagamenti (UEP) per ripristinare la piena convertibilità delle valute europee. Dopo il collasso del sistema di Bretton Woods, ha cooperato al lungo processo dell’unificazione monetaria europea. È stata agente del sistema di compensazione e regolamento delle operazioni in ECU privati dal 1986 al 1998, del FECOM (Fondo Europeo di Cooperazione Monetaria) dal giugno 1973 al dicembre 1993 e quindi dell’IME (Istituto Monetario Europeo), fino alla liquidazione di questo nel 1998. Di fronte alla tumultuosa crescita dei mercati finanziari negli anni 1980 e 1990 e alle gravi crisi in America Latina e in Asia (1997), si è preoccupata prioritariamente di solidità istituzionale e stabilità nel sistema finanziario globale.
Presso la BRI opera il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, fondato nel 1974 dai presidenti delle banche centrali dei 10 paesi più industrializzati per stabilire accordi sui requisiti patrimoniali degli istituti bancari (accordi di Basilea). Nel 1999, per iniziativa congiunta della BRI e del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, è stato fondato l’ Istituto per la stabilità finanziaria (FSI, Financial Stability Institute), che offre formazione, assistenza e ricerca per la vigilanza sui sistemi finanziari.
Il Comitato sul sistema finanziario globale, che dal 1999 ha sostituito il Comitato permanente per l’euromercato, monitora l’efficiente funzionamento dei mercati finanziari.
Il Comitato sui sistemi di pagamento e regolamento promuove la solidità dei sistemi di pagamento e regolamento quale strumento per rafforzare le infrastrutture del mercato finanziario e per ridurre il rischio sistemico.
La BRI partecipa inoltre ai lavori del Forum per la stabilità finanziaria, istituito nel 1999 tra i governatori e i ministri finanziari del G7, per promuovere la cooperazione nel settore della vigilanza e della supervisione finanziaria.