Regione storica e geografica delle Alpi Orientali, nel Friuli-Venezia Giulia, che coincide con l’alto bacino del Tagliamento e trae il nome da quello degli antichi Carni, popolazione celtica abitante il bacino del Tagliamento e dell’Isonzo, sottomessa nel 115 a.C. da Marco Emilio Scauro.
L’estensione della C. è di circa 1230 km2; la popolazione (44.000 ab. detti Carnielli) è distribuita in una trentina di comuni. La grande frammentarietà del paesaggio è dovuta alla varietà di costituzione geologica dei suoi terreni. A N le Alpi Carniche delineano in senso E-O un’ossatura calcarea. Sono una sezione delle Alpi Orientali e vanno dal Passo di Monte Croce di Comelico alla soglia di Camporosso. Le cime maggiori sono il Coglians (2780 m) e il Peralba (2693 m), dove nasce il Piave, e il Cavallo di Pontebba (2239 m). Parallelamente a questi terreni calcarei si addossano nella zona meridionale formazioni scistose, in parte rafforzate da rocce eruttive (porfiriti). Una terza serie di terreni costituisce la Bassa C. (Alpi di Tolmezzo) e appartiene quasi interamente al calcare e alle dolomie. Fra gli elementi climatici, notevole importanza assumono la ventosità, la nuvolosità e la piovosità, che hanno localmente valori eccezionali: ciò determina nella vegetazione un abbassamento di limiti altimetrici che è di 400 o 500 m in confronto alle Alpi Occidentali e Centrali. Di conseguenza anche le dimore umane, permanenti o temporanee, non si spingono a quote elevate. I centri principali sono Ampezzo e Tolmezzo.
La romanizzazione della C., iniziata nel 2° sec. a.C., fu completata dalla sistemazione della strada del Norico, che passa per il Monte Croce Carnico e dalla fondazione della città di Iulium Carnicum (Zuglio). Fino al 1420 fu signore della C. il patriarca d’Aquileia, che concesse diversi privilegi, mantenuti fino all’epoca napoleonica. Con il Trattato di Campoformio la C. passò all’Austria (1797) e nel 1805-14 fece parte del Regno Italico (divisa nei 3 distretti di Tolmezzo, Rigolato e Ampezzo); dopo il Congresso di Vienna e fino al 1866 rimase incorporata al Lombardo-Veneto austriaco. Al principio della Prima guerra mondiale, fu teatro di operazioni offensive da parte dell’esercito italiano, culminate nell’agosto 1915 con la conquista quasi completa della conca di Plezzo. Nel 1917 le truppe della C. abbandonarono le loro posizioni, a causa della ritirata di Caporetto.
I dialetti fanno parte del gruppo friulano ladino-orientale.
In geologia è detto carnico il piano inferiore del Trias superiore a facies alpina. La serie tipica del carnico si trova nelle Alpi Venete e Trentine e comprende due zone: l’inferiore, detta strati di S. Cassiano, è costituita da un’alternanza di arenarie e peliti fossilifere. Andando verso l’alto aumentano gli strati e le inclusioni di grossi blocchi calcarei e dolomitici (S. Cassiano in Val Badia). Quella superiore, costituita dai cosiddetti strati di Raibl, è rappresentata da marne laminate bituminose con resti di pesci, calcari neri ammonitici. Al carnico appartengono le manifestazioni eruttive presenti nelle Dolomiti e in Lombardia.