Sigla di Consiglio Nazionale delle Ricerche, la più grande struttura pubblica italiana con compiti scientifici. Costituito il 18 novembre 1923 e trasformato nel 1945 in organo dello Stato, ha svolto prevalentemente attività di formazione, promozione e coordinamento della ricerca in tutti i settori scientifici e tecnologici. Nel 1999, a seguito del d. legisl. 19, è divenuto «ente nazionale di ricerca con competenza scientifica generale e istituti scientifici distribuiti sul territorio, che svolge attività di prioritario interesse per l’avanzamento della scienza e per il progresso del paese». Con il d. legisl. 127/4 giugno 2003, ha assunto il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del paese, obiettivo affidato all’ente nel convincimento che l’attività di ricerca e sviluppo, determinante per la competitività del sistema economico nazionale, possa generare nuova occupazione, maggior benessere e maggiore coesione sociale.
I committenti dell’attività di ricerca sono 11 dipartimenti: Terra e Ambiente, Energia e Trasporti, Agricoltura e Alimentazione, Medicina, Scienze della Vita, Progettazione Molecolare, Materiali e Dispositivi, Sistemi di Manifattura avanzati, Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, Identità culturale, Patrimonio. La struttura complessiva è la cosiddetta «struttura a matrice», dove i programmi e le competenze sono distinti e incrociati fra loro. Per lo svolgimento delle proprie attività il CNR può stipulare accordi e convenzioni, partecipare o costituire consorzi, fondazioni o società con soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri.
Organi del CNR sono: a) il presidente; b) il Consiglio di amministrazione (composto dal presidente e da sette componenti); c) il consiglio scientifico generale (presieduto dal presidente del CNR e composto da 20 fra scienziati italiani e stranieri di fama internazionale: 6 designati dal presidente, 5 eletti dai ricercatori e tecnologi dell’ente, 5 nominati dal Consiglio di amministrazione, uno designato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane, uno dal Consiglio universitario nazionale, uno da Unioncamere e uno da Confindustria); d) il Collegio dei revisori dei conti (composto da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti).