Privazione dell’ufficio o dell’incarico prevista a carico del chierico, per eresia, apostasia o scisma, sacrilegio sulle sacre specie, gravi delitti contro il sesto precetto del decalogo e abuso della potestà ecclesiastica o dell’ufficio (can. 1336); la dimissione dallo stato clericale è prevista in caso aggravato di apostasia, eresia e scisma, di profanazione delle specie consacrate, di violenza fisica contro il Romano Pontefice, di tentato matrimonio civile, di concubinato o di scandaloso peccato esterno contro il sesto precetto del decalogo (can. 290).
In tecnica, operazione con cui un solido viene fatto depositare su un altro, a cui infine risulti connesso con sufficiente aderenza in modo da formare uno strato sottile stabile.
Esistono diverse tecniche di d.:
a) la d. sotto vuoto (pressioni minori di 10–3 pascal), senz’altro la tecnica più usata, è basata sull’evaporazione della sostanza desiderata per riscaldamento a una temperatura sufficientemente elevata, a basse pressioni, per evitare contaminazione con i gas atmosferici;
b) la d. per bombardamento catodico (sputtering) e ionico (ionbeam), processo di scarica gassosa dove le particelle cariche, accelerate da un’elevata differenza di potenziale continua, bombardano un bersaglio costituito dal materiale che si vuole far depositare su un opportuno substrato;
c) la elettrodeposizione, la d. da fase vapore e la crescita da fase liquida sono tecniche di d. basate su reazioni chimiche e non su processi fisici. La d. elettrolitica consiste nel depositarsi, per elettrolisi, di una sostanza su un’altra, e la sostanza stessa che si deposita; la d. da fase vapore, assieme alla crescita da fase liquida, è una branca della scienza dei materiali che negli ultimi anni ha avuto grande sviluppo. Tale tecnica è basata su una reazione chimica sia sulla superficie esposta del substrato, sia direttamente nella fase gassosa trasportante il materiale.
Nel linguaggio liturgico cristiano antico, la d. di Cristo è il distacco del corpo di Gesù dalla croce e il suo seppellimento, cui provvidero Giuseppe di Arimatea e Nicodemo.
D. di un martire, di un santo Il giorno anniversario della sua sepoltura o della collocazione delle sue reliquie in un altare; un elenco di d. di martiri e di celebrazioni liturgiche dal titolo Depositio martyrum è contenuto nel cosiddetto Cronografo dell’anno 354, che include anche l’elenco delle d. di 12 vescovi di Roma, da Lucio I (254) a Giulio I (352), con le indicazioni del luogo delle stazioni liturgiche (Depositio episcoporum).