La regione della testa, compresa tra le sopracciglia e la radice dei capelli. Corrisponde all’osso frontale, osso impari, mediano, simmetrico, che occupa la parte anteriore del cranio e fa parte anche dello scheletro della faccia, concorrendo alla formazione delle cavità orbitarie e nasali.
Il muscolo frontale s’inserisce in alto sul margine anteriore dell’aponevrosi epicranica (galea capitis) e in basso sul contorno superiore delle orbite. Aderisce alla pelle della f., provocando con le sue contrazioni le rughe.
Il lobo frontale è la parte della corteccia corrispondente alla parte anteriore dell’emisfero cerebrale; la sindrome frontale è la sindrome neurologica e psichica dovuta a lesione anatomica del lobo frontale: nella sua forma completa è caratterizzata da disturbi motori di non facile obiettivazione e interpretazione (astenia e paresi della mano, paresi del facciale inferiore, goffaggine dei movimenti, ipertonia, tremori, segni atassici), disturbi di tipo afasico, disturbi della memoria di fissazione, scarso controllo degli impulsi affettivi e istintivi elementari, modificazione del tono fondamentale dell’umore, a volte con euforia inadeguata.
Nella locuzione fronte d’onda, ogni superficie luogo geometrico dei punti che a un dato istante condividono lo stesso valore della fase.
Linea di intersezione della superficie terrestre con la superficie (detta superficie frontale) che separa masse d’aria aventi caratteristiche (temperatura, umidità) nettamente diverse.
A causa dei processi dinamici che hanno luogo nell’interazione fra due masse d’aria diverse, le superfici frontali formano con il piano orizzontale un angolo generalmente piccolo. Così, se una massa d’aria calda a scivola sopra una massa d’aria fredda b (fronte caldo; fig. A), la superficie frontale, c, è fortemente inclinata in avanti, cioè nella direzione del moto della massa d’aria; viceversa, se una massa fredda b si incunea al disotto di una massa d’aria calda a (fronte freddo; fig. B), la superficie frontale, c, risulta fortemente inclinata all’indietro. I f. caldi sono accompagnati dalla formazione di nubi generalmente stratiformi (cirrostrati, altostrati e nembostrati), alla quale spesso seguono precipitazioni diffuse e persistenti; ai f. freddi si associano invece nubi a sviluppo verticale (cumuli e cumulonembi) e precipitazioni a carattere temporalesco.
Si parla di fronte occluso (fig. C) per indicare la situazione che si determina allorché un f. freddo c raggiunge un f. caldo c′ e si salda con esso, come accade nell’evoluzione di un ciclone; tale situazione è caratterizzata da grandi ed estese formazioni nuvolose, con intense precipitazioni, anche temporalesche.
La situazione corrispondente al formarsi di uno o più fronti. Il suo opposto è la frontolisi, corrispondente al dissolversi di uno o più fronti.
Nelle operazioni belliche, sia lo spiegamento di un complesso di forze o di una unità, misurato sul davanti, da un fianco all’altro, sia la linea di contatto tra due forze contrapposte; più comunemente e con valore più ampio, il settore delle operazioni belliche.
Nella difesa costiera e delle basi navali, rispettivamente la linea fortificata verso mare e verso terra (quest’ultima detta anche fronte di gola).
Denominazione assunta da vari raggruppamenti di partiti di sinistra (➔ fronte popolare).