interpretazióne della légge Applicazione del precetto legislativo astratto al caso concreto (sillogismo) e integrazione delle lacune contenute nella legge. È attività diretta a ricercare o a integrare il significato da attribuire all'atto normativo.
Il processo logico dell'i. della l. si può avvalere di vari criteri suggeriti dalla logica e riprodotti dalle norme generali sull'i. della l. (art. 12 delle disp. prel. cod. civ.). L'i. della l. deve in primo luogo attenersi al significato letterale delle parole ricercandone lo scopo mediante il criterio sistematico e il criterio storico, e facendo riferimento all'intenzione del legislatore, intesa come la volontà dell'ordinamento giuridico nella sua evoluzione storica. Ove poi manchi la norma specifica da applicare al caso concreto, il principio della completezza dell'ordinamento giuridico esige che la lacuna venga colmata mediante l'applicazione in via analogica di norme che disciplinano casi simili o materie similari e, se necessario, ricorrendo ai principi generali dell'ordinamento (i. analogica, espressamente vietata per le leggi penali dall'art. 1 cod. pen. e dall'art. 14 delle preleggi).
l'interpretazione autentica
Rientra nel concetto di i. della l. anche la cd. interpretazione autentica di una norma, l'interpretazione, cioè, fornita dallo stesso legislatore che ha emanato la norma oggetto di interpretazione; essa dà luogo a un nuovo precetto astratto bisognoso a sua volta di un'interpretazione per essere applicato al caso concreto. L'interpretazione autentica, dal punto di vista concreto, si attua mediante una legge dello Stato che si rivolge a tutti i cittadini e ha effetto retroattivo a decorrere dal momento in cui è stata emanata la norma che viene chiarita e integrata dal nuovo atto di volontà legislativa. In ossequio al principio stabilito dall'art. 2 cod. pen., non è ammesso l'effetto retroattivo della interpretazione autentica della legge penale quando questa risulti più sfavorevole al reo.
Pure in senso improprio è i. della l. l'interpretazione dottrinale, frutto dello studio, a fini scientifici, didattici o pratici, dei giuristi. Essa non dà luogo ad alcun precetto giuridicamente vincolante, ma si limita a un'attività meramente conoscitiva. Tuttavia all'interpretazione dottrinale (indicata sinteticamente come 'dottrina') si riconosce unanimemente un ruolo fondamentale nell'ispirare, e più spesso anticipare, le tendenze ermeneutiche della giurisprudenza.