agricoltura L. di semina Strato di terreno destinato a ricevere il seme; per assicurare germinazione e sviluppo uniformi delle piantine, deve essere bene sminuzzato e preparato in modo da mantenere un giusto grado di umidità. Per la semina in semenzaio fuori stagione, si fa in certi casi uso dei l. caldi: questi si preparano stratificando, al disotto della porzione più superficiale di terra, letame o altre sostanze organiche il cui calore di fermentazione favorisce lo sviluppo delle piantine. Nelle serre si usano anche l. riscaldati con tubazioni percorse da acqua calda (30-40 °C) o, più raramente, con apposite resistenze elettriche.
L. vegetale Strato superficiale del terreno di un bosco costituito dai residui di piante morte (copertura morta), dalle parti cadute di quelle vive e da resti di animali; il l. fresco di abete e di larice è fortemente acido, quello di olmo è marcatamente alcalino. Queste differenze nel pH fanno sentire la loro azione sulle piante del sottobosco (muschi, erbe).
geografia L. (o alveo) fluviale Zona occupata dalle acque di un fiume (o di un torrente, un ruscello e simili) dove si esplicano i processi di erosione, trasporto e sedimentazione. Si definisce l. ordinario l’area compresa tra le due sponde di un fiume che risulta occupata dalle acque, l. di magra la parte del l. ordinario, non limitata da sponde, dove scorre l’acqua durante le fasi di massimo abbassamento. Il l. di inondazione rappresenta invece l’area di massima sommersione da parte del corso d’acqua, durante una fase di piena; esso risulta più elevato e più esteso rispetto al l. ordinario.
I l. fluviali possono essere scavati direttamente nella roccia, assumendo così un percorso rettilineo o irregolare in relazione sia al tipo di litologia del substrato sia alla presenza o meno di fratture e faglie che condizionano l’impostazione del tracciato del corso d’acqua; in altri casi il l. fluviale è costituito dalle stesse alluvioni del fiume (l. a fondo mobile); in questa situazione la forma e il tracciato che vengono assunti ricalcano una serie di aspetti dinamici come il clima, il trasporto solido, le variazioni di portata, il tipo di sedimenti a disposizione ecc. In tali aree (zona delle pianure alluvionali), con il progredire della deposizione il l. si innalza di livello a poco a poco e diventa pensile rispetto alle zone circostanti.
Massa rocciosa su cui poggia un filone-strato; nella tecnica estrattiva, l. di cava, piano inferiore di una cava, al quale, generalmente per esaurimento del materiale utile, viene arrestata l’estrazione del materiale stesso.
In anatomia, depressione, solco o fossetta in cui sia situato o a cui corrisponda un organo.
L. ungueale La porzione della cute cui aderisce con la sua faccia palmare l’unghia o lamina ungueale.
Strato o una serie di strati disposti ordinatamente in piano.
L. di posa Superficie sulla quale si dispongono ordinatamente elementi di materiale da costruzione (blocchi di pietra concia, mattoni ecc.), cementandoli in genere con malte leganti. Può essere piano nelle murature soggette a carico verticale, o cilindrico nell’intradosso delle volte e degli archi.