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molteplicità

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fig. A

molteplicità In matematica, m. d’intersezione di più varietà algebriche in un punto comune è il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietà algebriche e che denota (in un certo senso) quanti punti comuni alle varietà in questione siano da intendersi coincidenti nel punto considerato, o, in altre parole, quante volte quest’ultimo si debba ripetere quando si contano i punti di intersezione delle varietà. La definizione rigorosa di m. d’intersezione si dà in vari modi, algebrici o analitici, e distinguendo più casi a seconda del numero e delle dimensioni delle varietà che si intersecano. Per es., per valutare la m. d’intersezione di due curve algebriche piane C, D, di ordini m, n, in un loro punto P, si considerino due curve generiche C′, D′, dello stesso ordine di C e D: C′, D′ si intersecano in m ∙ n punti semplici. Se C′, D′ tendendo a C, D in tutti i modi possibili, rimangono generiche, e accade che un numero costante v degli m ∙ n punti suddetti tende al punto P, v è la m. d’intersezione di C e D in P. Per es., la m. d’intersezione tra una curva C (fig. A) e la sua tangente D, in un punto ordinario P è 2; in un flesso ordinario Q è 3 (fig. B); in un punto doppio R di una curva, la m. d’intersezione tra la curva e una retta generica per il punto è 2 (fig. C).

M. di un punto per una varietà algebrica Data una varietà algebrica pura V di dimensione k, immersa in uno spazio a r dimensioni, un suo punto si dice s-plo, o di m. s, se è s la m. d’intersezione in P di V con uno spazio generico per P, avente dimensione r −k. In particolare, un punto P di una curva piana si dice di m. s se una retta generica per P ha con la linea in P, m. d’intersezione s.

M. di una radice di un’equazione algebrica Data un’equazione algebrica f(x)=0 di ordine n, e una sua radice α reale o complessa, si dice che α è radice s-pla, o di m. s (naturalmente è 1 ≤s ≤n), se accade che f(x) è divisibile per (x − α)s e non per (x − α)s+1. Con lo stesso significato si parla anche di m. degli zeri della funzione f(x). Per riconoscere la m. di una radice vale il seguente teorema: se e solo se α è radice s-pla dell’equazione f(x) = 0, si ha

formula

dove f(h)(α) indica la derivata h-esima f(h)(x) del polinomio f(x), calcolata per x = α.

Vedi anche
numeri interi In matematica, si chiamano interi positivi (o naturali) i numeri della successione infinita 1, 2, 3, 4, ... ciascuno dei quali si ottiene dal precedente aggiungendo a esso l’unità. Gli interi negativi sono numeri della successione −1, −2, −3, ... Gli interi positivi e negativi, insieme con lo zero, si ... bicondizionale In logica matematica, la connessione p ↔ q di due enunciati p e q, che è vera se e solo se essi sono entrambi veri o entrambi falsi. divisibilità Filosofia Il problema dell’indefinita d. del reale (o della materia) si presenta al pensiero speculativo dei Greci fin dall’età presocratica. Dalla sua asserzione (che tradizionalmente viene attribuita a Zenone d’Elea, mentre in realtà questi non fece che presupporla in taluni dei suoi argomenti, come ... numero reale Ogni numero relativo razionale o irrazionale. I numeri r. sono dati, perciò, da tutti i possibili sviluppi decimali sia limitati sia illimitati, e questi ultimi sia periodici sia sprovvisti di periodo. Due differenti ordini di problemi suggerirono ai matematici l’opportunità di introdurre i numeri reali. ...
Categorie
  • ALGEBRA in Matematica
Tag
  • EQUAZIONE ALGEBRICA
  • VARIETÀ ALGEBRICHE
  • CURVE ALGEBRICHE
  • NUMERO INTERO
  • CURVA PIANA
Vocabolario
molteplicità
molteplicita molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di...
polimorfìa
polimorfia polimorfìa s. f. [dal gr. πολυμορϕία «molteplicità di forme», der. di πολύμορϕος «polimorfo»]. – Sinon. poco com. di polimorfismo.
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