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Fisica

Numero che indica in qual modo le grandezze fondamentali intervengono nelle singole grandezze derivate, individuandone l’unità di misura in funzione delle unità fondamentali. Una certa grandezza A è una grandezza fisica in quanto suscettibile di misurazione: prescelta una grandezza U della stessa specie di A come unità di misura è possibile determinare il rapporto tra A e U, che ha il nome di ‘misura di A rispetto a U′; pertanto una grandezza fisica è il prodotto di un numero (la misura) per un’unità di misura. Nulla vieta, a priori, di assumere per le varie specie di grandezze unità di misura scelte indipendentemente una dall’altra; così facendo, nelle relazioni tra misure di grandezze diverse vengono a comparire necessariamente fattori numerici, i cosiddetti ‘coefficienti parassiti’. Se si esige che, com’è conveniente, tali coefficienti scompaiano o siano ridotti a pochi casi, se cioè si esige un sistema di unità di misura coerente, occorre scegliere alcune grandezze e le relative unità di misura come fondamentali e derivare da esse, per il tramite di relazioni di definizione, le unità di misura delle altre grandezze. Scelte le grandezze fondamentali, ciascuna delle altre, dette perciò ‘derivate’, si presenta sempre come prodotto o rapporto di grandezze fondamentali, alla misura delle quali viene quindi a essere riportata la misura della grandezza derivata. Così, un’area è data in ogni caso dal prodotto di due lunghezze; una velocità è il rapporto di una lunghezza a un tempo ecc. Tutto ciò si esprime dicendo che le d. di ciascuna grandezza derivata sono sempre quelle del prodotto delle grandezze fondamentali elevate ciascuna a un opportuno esponente; più esattamente il termine d. sta a indicare questi esponenti, ciascuno dei quali può essere, a seconda dei casi, positivo, negativo o nullo. Si può dire indifferentemente che le d. della velocità sono quelle del prodotto di una lunghezza per l’inverso di un tempo, ovvero che essa ha d. 1 rispetto alla lunghezza e −1 rispetto al tempo; una superficie ha d. 2 rispetto alla lunghezza, zero rispetto al tempo. Se tutte le d. sono nulle, la grandezza in questione è, nel prescelto sistema di unità di misura, adimensionata; sono adimensionate, in generale, tutte le grandezze fisiche definite come rapporto tra grandezze della stessa specie (per es. gli angoli).

Matematica

Si dice che il piano ordinario è un ente a 2 d. perché la posizione di un suo punto P è individuata da una coppia ordinata di numeri reali (per es., le distanze con segno di P da due rette tra di loro ortogonali); analogamente, si dice che lo spazio ordinario è un ente a 3 d.; in generale si chiama spazio euclideo a n d. l’insieme delle n-ple ordinate (x1,x2,...,xn) di numeri reali. Da questo punto di vista, le d. di un ente geometrico appaiono come i parametri necessari per individuare un punto di esso. Si noti che l’affermazione ‘il piano ha 2 d.’ significa non solo che i punti del piano (o di una sua parte, per es. di forma quadrata) si possono individuare biunivocamente mediante 2 numeri reali, ma che questa corrispondenza è ‘bicontinua’, cioè a piccoli spostamenti del punto corrispondono sempre piccole variazioni per le coordinate, e viceversa. È, infatti, possibile rappresentare biunivocamente i punti di un quadrato mediante una sola coordinata, ma inevitabilmente accade che vi sono piccoli spostamenti del punto a cui corrisponde una non piccola variazione dell’unica coordinata. Ciò indica che la d. sopra introdotta è una proprietà di carattere topologico; essa viene anche detta d. topologica per distinguerla da altri tipi di d., introdotte nello studio di strutture geometriche ‘non regolari’ (➔ frattale), caratterizzate dal fatto di poter assumere valori non interi e, per questo, dette anche genericamente d. frattali. Tra esse hanno rilievo la d. di ricoprimento (o capacitaria) e la d. di Hausdorff-Besikovich. La d. di ricoprimento di un sottoinsieme limitato E di uno spazio metrico, cioè sul quale è data una nozione di distanza, è definita da

formula

,

dove N(r) è il numero minimo di sfere di raggio r necessarie per ricoprire E. La d. di Hausdorff-Besikovich di E, dH, è definibile considerando la funzione

formula

,

dove d > 0 e l’estremo inferiore è inteso rispetto ai ricoprimenti finiti di E con sfere di raggi ri 〈 r; al decrescere di r, Ld (r) cresce e converge a un limite: F. Hausdorff ha dimostrato che esiste un numero reale dH tale che, se Ld indica il limite di Ld (r) per r → 0, si ha Ld = 0 per d 〈 dH e Ld=∞ per d > dH.

Vedi anche
grandezza fisica G. fisica Qualsiasi ente suscettibile di una precisa definizione quantitativa, quindi di misurazione, che viene introdotto allo scopo di consentire una descrizione quantitativamente precisa di fenomeni fisici e la traduzione in equazioni matematiche di problemi della fisica. G. dimensionata è ... metrologia Scienza che ha per oggetto lo studio delle questioni inerenti la misurazione delle grandezze fisiche. In essa pertanto rientrano i problemi relativi alla scelta dei sistemi di unità di misura (➔ unità), alla scelta delle grandezze fondamentali in ciascun sistema e dei corrispondenti campioni, la teoria ... forza viva In fisica, lo stesso che energia cinetica (➔ energia). Teorema delle forze v. Deduzione dai principi della dinamica secondo la quale in un sistema meccanico la variazione di energia cinetica è uguale al lavoro meccanico effettuato da, o sul, sistema stesso. fisica Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. Con l’affermarsi in età moderna della tendenza a una considerazione sperimentale dei fenomeni naturali, ...
Categorie
  • GEOMETRIA in Matematica
Tag
  • GRANDEZZA FISICA
  • SPAZIO EUCLIDEO
  • UNITÀ DI MISURA
  • COPPIA ORDINATA
  • SPAZIO METRICO
Altri risultati per dimensione
  • dimensionale, analisi
    Enciclopedia on line
    In fisica, ricerca delle relazioni fra le grandezze che influenzano un fenomeno, utilizzando equazioni d., intese come equazioni tra le dimensioni delle grandezze in questione. In base al teorema Π (➔ similitudine), la relazione fra le grandezze resta espressa da un’equazione contenente un numero di ...
  • dimensione
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    dimensióne [Der. del lat. dimensio -onis "misura", dal part. pass. dimensus di dimetiri "misurare"] [MCQ] D. anomala: una d. operatoriale diversa da quella canonica di una data teoria. ◆ [MCC] D. di una grandezza: in un dato sistema di unità di misura, l'esponente numerico che indica come ciascuna delle ...
  • DIMENSIONALE, ANALISI
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    Analisi dimensionale è termine recentemente introdotto per indicare la parte più propriamente analitica della teoria della similitudine (v. similitudine: meccanica, XXXI, p. 800) e come tale l'analisi dimensionale s'affianca alla teoria dei modelli che della teoria della similitudine raccoglie invece ...
Vocabolario
dimensióne
dimensione dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, altezza o profondità): le d....
dimensionare
dimensionare v. tr. [der. di dimensione] (io dimensióno, ecc.). – Fissare le dimensioni di qualche cosa: d. una struttura, un serbatoio. In usi fig., precisare il valore esatto di persona o cosa.
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