Operazione con la quale si associano in unico complesso i diversi elementi costitutivi di un dispositivo, di un meccanismo, di una macchina, di una struttura ecc.
Fase conclusiva della lavorazione di un film, mediante la quale con le varie inquadrature girate in corso di ripresa vengono formate successioni di sequenze che, unite insieme a loro volta, costituiranno il film nella sua forma definitiva. Il m. si effettua in base a criteri di selezionamento e proporzionamento delle varie scene e sequenze atti a dare equilibrio, ritmo, efficacia drammatica ed espressiva al film. Completato il m. con l’aggiunta dei titoli (di testa e di coda), e determinato così il metraggio definitivo del film, si procede al m. sonoro, che consiste nel montare le varie bande sonore registrate durante la presa del film (presa diretta) o in sede di doppiaggio (sincronizzazione), riportando su esse tutte le variazioni eseguite nelle corrispondenti parti visive durante il m. di queste.
L’operazione del m. è la fase decisiva della strutturazione sintattica (linguistica e narrativa) del film, ovvero della costruzione del film come storia, discorso, senso. La sua importanza è stata spesso sottolineata dalla teoria (soprattutto nel cinema sovietico degli anni 1920), che cercò nel m. la specificità estetica del cinema. L’adozione delle moderne tecnologie, come quelle elettroniche e informatiche, ha sensibilmente influenzato, sia nei processi produttivi sia in quelli espressivi, la pratica del m., rendendo assai più accessibili soluzioni tecniche complesse e sofisticate.
Nel caso di meccanismi e di macchine, il m. comprende tutte le operazioni di collegamento degli elementi costitutivi degli stessi; se tale operazione viene effettuata ripetitivamente per una serie di macchine, il lavoro di m. è imperniato intorno a un trasportatore (catena o linea di m.) mediante il quale i pezzi della macchina passano da un operaio al seguente; ciascuno di essi compie l’operazione assegnatagli, sempre la stessa, nel tempo unitario prefissato; alla fine del nastro si ha la macchina completamente montata. L’evoluzione dei sistemi elettronici, in particolare dei microprocessori, ha consentito l’impiego di robot per lo svolgimento di tali operazioni, ripetitive e di scarsa specializzazione.
In tecnologia elettronica, ha grande importanza, ai fini di un buon funzionamento, un razionale m. delle parti componenti i vari apparecchi. In generale, si cerca di disporle in modo da ridurre al minimo sia gli ingombri sia le interferenze tra le varie parti dei circuiti. I componenti di grandi dimensioni (trasformatori di alimentazione ecc.) sono generalmente montati su uno châssis, quelli di piccole dimensioni (resistori, condensatori, transistori, circuiti integrati ecc.) sono di solito montati a parte su circuiti stampati che vengono poi alloggiati sullo châssis.