natalità Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un dato periodo. Indici (o tassi) di n. Indici statistici che esprimono in termini numerici alcuni aspetti del fenomeno della natalità. L’indice generale di n. relativo a una data popolazione è il rapporto tra il numero dei nati vivi in un dato intervallo di tempo e l’ammontare numerico della medesima popolazione all’istante centrale dell’intervallo considerato; si esprime spesso ragguagliando a 1000 (la cifra ottenuta è detta coefficiente di n.) l’ammontare della popolazione. Indici specifici di n. si ottengono distinguendo i nati in particolari categorie (maschi o femmine, legittimi o naturali ecc.) oppure riferendosi, nell’eseguire il rapporto, a una particolare categoria della popolazione (per es., per le donne in età feconda, il quoziente di fecondità o di fertilità), oppure considerando il rapporto tra il numero di una categoria e l’ammontare numerico di una data categoria della popolazione (per es., il rapporto tra il numero dei nati legittimi e quello delle donne coniugate in età feconda) ecc. Il tasso di n. varia essenzialmente in funzione del livello del reddito e del benessere, tanto è vero che in tutti i paesi economicamente sviluppati se ne osserva una flessione, anche se con velocità diverse. Nel calcolo degli indici di n. occorre tenere presente il fenomeno dei nati morti, e in particolare, per eseguire confronti, occorre precisare la definizione giuridica o statistica del termine, la quale varia da paese a paese.
La quantità dei nati morti in rilevamenti statistici è chiamata natimortalità e il quoziente di natimortalità è il rapporto tra il numero dei nati morti di un determinato anno e il numero complessivo delle nascite (nati vivi e morti) dello stesso anno, relativamente a una data popolazione o a una categoria di individui.