• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

neogrammatica

Enciclopedia on line
  • Condividi

Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio dell’ineccepibilità delle leggi fonetiche, canone fondamentale della scuola, è espresso da Brugmann e Osthoff nella prefazione alle loro ricerche morfologiche (Morphologische Untersuchungen, 1878): «Ogni mutamento fonetico, in quanto procede meccanicamente, si compie seguendo delle leggi senza eccezioni». Tale principio non è infirmato dalle numerose eccezioni o deviazioni, poiché queste sono spiegate o con l’azione simultanea e parallela di più leggi, o con l’interferire, nell’attuazione fisiologica della legge, di un principio psicologico, l’analogia (l’it. mietèndo, per es., non è di sviluppo regolare di fronte al lat. metendo, dato che -e- non accentata deve dare -e- oppure -i-, e non -ie-, ma è analogico sulle forme mièto, mièti, miètono, in cui il dittongo rappresenta l’esito regolare dell’-ĕ- lat. accentata in sillaba libera). Gli altri caratteri principali della n. sono l’interesse predominante per la fonetica, per i dialetti o comunque per le parole e le forme di tradizione popolare, e infine per gli aspetti e i problemi diacronici, cui si unisce un corrispondente disinteresse per la morfologia e più ancora per la sintassi e il lessico, per le forme letterarie, per gli aspetti sincronici e quindi per i problemi geografici, culturali, e di struttura o sistema.

Vedi anche
Karl Brugmann Brugmann ‹brùkman›, Karl. - Glottologo (Wiesbaden 1849 - Lipsia 1919). Sin dal 1876 (Nasalis sonans in der indogermanischen Grundsprache) propugnò le idee della scuola dei neogrammatici e ne divenne il rappresentante principale con la Griechische Grammatik (1885) e soprattutto col monumentale Grundriss ... Hermann Osthoff Osthoff ‹òsthof›, Hermann. - Glottologo (Billmerich, Vestfalia, 1847 - Heidelberg 1903), prof. (1877) di glottologia e di sanscrito nell'univ. di Heidelberg. Si occupò soprattutto di fonologia indoeuropea: sua la scoperta della vibrante apicale con funzione sillabica nell'indoeuropeo preistorico (la ... linguistica Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della linguistica sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in un dato momento, sia nel loro divenire attraverso il tempo; sia da un punto di vista interno ... sintassi linguistica La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica sanscrita) per indicare i fenomeni che risultano dall’accostamento dei suoni nella catena parlata. ...
Categorie
  • TEORIE E SCUOLE in Lingua
Tag
  • LINGUISTI
Altri risultati per neogrammatica
  • NEOGRAMMATICA
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Giulio Bertoni Neogrammatici sono stati detti alcuni linguisti che, nella seconda metà del secolo scorso, hanno sostenuto il principio che le leggi dei suoni (le "leggi fonetiche"; v. dialetto; fonetica; linguaggio; linguistica) non soffrono nessuna eccezione: che, cioè, queste leggi operano con la ...
Vocabolario
neogrammàtica
neogrammatica neogrammàtica s. f. [comp. di neo- e grammatica]. – La dottrina, la scuola dei neogrammatici (v. neogrammatico).
neogrammàtico
neogrammatico neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali