Organizzazione internazionale del lavoro
Fondata al termine della prima guerra mondiale dal Trattato di Versailles (11 aprile 1919), l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) è stata la prima organizzazione internazionale ad assumere la qualità di istituto specializzato delle Nazioni Unite nel 1946. Comprende attualmente 187 Stati membri e ha sede a Ginevra. I suoi principali obiettivi sono: promuovere i diritti dei lavoratori, incoraggiare l’occupazione in condizioni dignitose, migliorare la protezione sociale e rafforzare il dialogo sulle problematiche del lavoro.
L’OIL presenta un complesso apparato istituzionale informato al principio del tripartitismo, in base al quale in tutti gli organi collegiali è assicurata la rappresentanza degli interessi degli Stati membri, delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori su base paritaria e nel senso dell’autonomia della manifestazione del voto dei singoli delegati.
La struttura dell’OIL si articola attraverso l’Ufficio internazionale, il Consiglio di amministrazione e la Conferenza internazionale. l’Ufficio internazionale del lavoro, con a capo un direttore generale nominato dal Consiglio, che comprende l’insieme dei servizi amministrativi, assolve ai compiti di segreteria permanente; raccoglie documentazione e diffonde studi e notizie riguardo allo stato e alle prospettive del lavoro nei diversi paesi e predispone l’attività della conferenza. Il Consiglio di amministrazione, organo esecutivo nominato dalla Conferenza, è composto sia di membri di nomina governativa, sia di membri provenienti da categorie professionali dei datori e dei prestatori di lavoro, esercita i poteri di amministrazione dell’Organizzazione e stabilisce, in particolare, l’ordine del giorno della Conferenza, nomina il direttore generale dell’Ufficio internazionale del lavoro, ne dirige e coordina le attività e controlla l’applicazione delle convenzioni e raccomandazioni adottate. La Conferenza internazionale del lavoro è l’organo assembleare che determina le politiche generali dell’OIL e adotta le norme internazionali del lavoro. Essa ripete la stessa struttura tripartita (i delegati sono nominati dai governi dei singoli Stati, ma votano individualmente e non unitariamente, per delegazione) e si riunisce periodicamente; è organo supremo di produzione normativa, al quale compete di elaborare le norme della disciplina internazionale del lavoro, che si distinguono in raccomandazioni e convenzioni.
Le prime consistono in semplici proposte di legislazione, a cui gli Stati non sono giuridicamente obbligati a conformarsi (Raccomandazioni internazionali), mentre le seconde consistono in progetti di trattati internazionali predisposti dall’OIL, provvisti di efficacia giuridica obbligatoria per gli Stati che li ratificano (Trattati).
La ratio delle raccomandazioni e dei progetti di convenzione è comune, i due tipi di strumenti proponendosi entrambi la progressiva eguaglianza delle condizioni di lavoro minime. Nel loro insieme, raccomandazioni e convenzioni costituiscono il cosiddetto Codice internazionale del lavoro.
Nel 1998 l’OIL ha adottato la Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, che ha riconosciuto come fondamentali, tra le altre, otto convenzioni OIL concernenti la libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva, l’eliminazione del lavoro minorile, del lavoro forzato e delle discriminazioni sul lavoro.
Istituti specializzati delle Nazioni Unite
Diritti umani. Diritto internazionale