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Professionalità nel reato

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Specifica forma di pericolosità sociale, codificata dal legislatore nel 1930 sotto l’influenza del positivismo criminologico. La figura del delinquente professionale costituisce un tipo particolare di delinquente abituale che si contraddistingue perché trae i propri mezzi di sussistenza dal reato. Su questo punto l’art. 105 c.p. stabilisce che «chi, trovandosi nelle condizioni richieste per la dichiarazione di abitualità, riporta condanna per un altro delitto, è dichiarato delinquente o contravventore professionale, qualora, avuto riguardo alla natura dei reati, alla condotta e al genere di vita del colpevole e alle altre circostanze indicate nel capoverso dell’art. 133, debba ritenersi che egli viva abitualmente, anche in parte soltanto, dei proventi del reato». La dichiarazione di professionalità presuppone le condizioni richieste per la dichiarazione di abitualità, ma non necessariamente quest’ultima. Similmente al delinquente abituale e al delinquente per tendenza, anche quello professionale è un soggetto imputabile e al contempo socialmente pericoloso. Conseguentemente, nei suoi confronti potrebbe essere applicata la misura di sicurezza in aggiunta alla pena. È importante rilevare che nell’originaria disposizione codicistica le predette forme di pericolosità erano, a seconda delle diverse ipotesi, presunte dalla legge od oggetto dell’accertamento in concreto del giudice. In seguito alla l. n. 663/1986, che ha abrogato le presunzioni di pericolosità, è sempre necessaria la concreta verifica da parte dell’organo giudicante. La dichiarazione di professionalità si estingue per effetto della riabilitazione.

Voci correlate

Abitualità

Misure di sicurezza

Reato

Tendenza a delinquere

Vedi anche
Abitualità Abitualità Condizione di chi manifesta una struttura della personalità incline alla commissione di reati. In quanto forma legale di pericolosità sociale, la dichiarazione di abitualità implica l’applicazione della misura di sicurezza in aggiunta alla pena. L’abitualità presunta dalla legge (art. 102 ... Recidiva Circostanza aggravante che comporta, ai sensi dell’art. 99 c.p., un aumento della pena per chi, dopo essere stato condannato per un reato non colposo, ne commette un altro parimenti non colposo. L’esigenza di affrontare il problema della recidiva è sorto nel 1800 per porre rimedio alla crescita del tasso ... Amnistia. Diritto penale Provvedimento generale di clemenza con cui lo Stato, in presenza di situazioni oggettivamente eccezionali, rinuncia alla punizione di un determinato numero di reati commessi nel periodo precedente la concessione del beneficio. Le sue radici risalgono alla clemenza sovrana (indulgentia principis) che ... Consulenza bioetica Per il servizio svolto dallo specialista in genetica medica su richiesta di una persona affetta da patologia a trasmissione ereditaria o dei familiari ➔ consulènza genètica. diritto Nel diritto processuale penale, forma di collaborazione per le parti (pubblico ministero e parti private) apportata ...
Categorie
  • DIRITTO PENALE E PROCEDURA PENALE in Diritto
Tag
  • POSITIVISMO
Vocabolario
professionalità
professionalita professionalità s. f. [der. di professionale]. – 1. non com. L’avere carattere professionale: p. di un’attività, l’esercizio di tale attività come professione. 2. Qualità di chi svolge il proprio lavoro con competenza, scrupolosità...
reato
reato s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, volontario e libero, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale...
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