algebricoalgèbrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di algebra] [ALG] Qualifica di ente matematico la cui definizione è connessa con polinomi a coefficienti in un campo numerico (polinomi a.). ◆ [ANM] Curva piana [...] , simboli letterali e indeterminate, queste ultime sottoposte soltanto a operazioni algebriche. ◆ [ANM] Numero a.: numero reale o complesso che sia soluzione di un'equazione algebrica. ◆ [ALG] Struttura a.: uno dei tre tipi fondamentali di strutture ...
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Liouville, teorema di (sull'approssimazione di numerialgebrici)
Liouville, teorema di (sull’approssimazione di numerialgebrici) → Liouville, approssimazione di. ...
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NUMERI, Teoria dei
Enrico Bombieri
Gli sviluppi recenti della t. dei n. (v. aritmetica: Aritmetica inferiore o teoria dei numeri, IV, p. 370) hanno condotto alla soluzione di problemi fondamentali e [...] 2 − 2 = 1/y2 e pertanto x/y è un'approssimazione razionale al numeroalgebrico √2. Il problema dell'approssimazione di numerialgebrici irrazionali mediante numeri razionali è pertanto di vitale importanza. Uno dei risultati più famosi in proposito è ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] , di cui si è parlato prima.
Un notevole miglioramento del teorema di Thue è stato stabilito da Roth nel 1955.
Teorema: sia α un numeroalgebrico di grado n>1. Allora, per ogni k>2, esiste una costante c, dipendente da α e da k, tale che:
per ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] minimo grado è sempre del tipo 1, 2, 4, 8, 16,…, ossia una potenza 2m di 2. Per contro, esistono numerialgebrici di qualsiasi minimo grado assegnato. Per es., il problema di duplicazione del cubo porta a costruire un segmento di lunghezza
questo ...
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numeri p-adici, insieme dei
numeri p-adici, insieme dei in algebra e in teoria dei numeri, insieme numerico, costruibile a partire da Q, insieme dei numeri razionali, per ogni numero primo p. Tale insieme [...] sono infinti a sinistra ma non periodici.
I numeri p-adici furono introdotti da K. Hensel nel 1897 in un articolo riguardante lo sviluppo in serie di potenze dei numerialgebrici e trovano applicazione nella risoluzione delle equazioni diofantee e ...
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Matematico italiano (Parma 1856 - Pisa 1928); allievo, alla Scuola Normale di Pisa, di E. Betti e U. Dini; dal 1881 professore alla stessa scuola (che poi diresse dal 1918 alla morte) e dal 1886 anche [...] teoria generale delle trasformazioni delle superfici applicabili sulle quadriche. Contributi originali ha anche portato alla teoria dei numerialgebrici. Grande importanza, nello sviluppo della matematica in Italia, ha avuto la sua opera di maestro e ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] se, per es., C è il c. razionale, C̅ è il cosiddetto c. dei numerialgebrici (radici di equazioni a coefficienti razionali). Dire che non tutti i numeri reali sono algebrici, equivale a dire che il c. reale non può essere ottenuto da quello razionale ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] invece dall’eventuale presenza nell’insieme di altre strutture (si pensi che nell’insieme dei numeri reali sono simultaneamente presenti ben tre diverse strutture: algebrica, topologica e d’ordine; e per es. la relazione di maggiore e minore non è ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] varietà si dicono varietà di Calabi-Yau, e la loro completa classificazione e descrizione rappresenta un problema aperto in g. algebrica. I problemi numerativi nascono dalla constatazione che, in generale, su una siffatta varietà X vi è soltanto un ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...