La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] formule di introduzione come è che …, non è che … (v. sotto).
L’italiano focalizza anche alcuni componenti di sintagmi minori, , 2 voll., vol. 2°, pp. 29-46.
D’Achille, Paolo (2003), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino.
Durante, Marcello ( ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] persone, le categorie tempo e modo sono espresse dall’affisso -v-, mentre persona e numero sono espressi da affissi solo in (abissalmente, malleabilmente; ➔ maniera, avverbi di).
D’Achille, Paolo & Thornton, Anna M. (2003), La flessione del nome ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] , mi piacerebbe per te [= La coerenza, mi piacerebbe per te]
(Paolo Crepet, Non siamo capaci di ascoltarli)
(107) Mi vinsi, come Trento, 29 novembre - 1° dicembre 2006), a cura di V. Giordani, V. Bruseghini & P. Cosi, Torriana, EDK, pp. 185 ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] stile goldoniano» (Trifone 2000) è realizzata dal modenese Paolo Ferrari con la fortunata commedia Goldoni e le sue forme monottongate cor, fochi, novo; l’imperfetto senza labiodentale ‹v› nella terza persona singolare e plurale (avea, potea, vedea); ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] il 30 marzo 2007 dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. In alcuni articoli significativi di questa Convenzione (artt gli altri: http://www.signwriting.org/forums/linguistics/ling004.html.
V. inoltre:
F. Grosjean, The right of the deaf ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] ), Italia linguistica delle origini. Saggi editi dal 1956 al 1996, raccolti da V. Coletti et al., Lecce, Argo, 2 voll.
Sabatini, Francesco, Raffaelli, Sergio & D’Achille, Paolo (1987), Il volgare nelle chiese di Roma. Messaggi graffiti, dipinti e ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...]
Alighieri, Dante (1968), De vulgari eloquentia, a cura di P.V. Mengaldo, Padova, Antenore, vol. 1º (Introduzione e testo).
and evolution, Stanford, University Press, 1980).
Benincà, Paola (1994), Linguistica e dialettologia italiana, in Lepschy 1990 ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] dal fatto che espressioni come ?Luisa ha telefonato a Paolo col telefono o ?Luca ha camminato a piedi per Italiana (Madrid, 21-25 febbraio 1995), a cura di T. De Mauro & V. Lo Cascio, Bulzoni, Roma, pp. 155-170.
Simone, Raffaele (2003), Masdar ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] nu-ì-na-šúm, ḫé-na-šúm (Pettinato 1981, n. 53, V 12-19).
Queste forme del verbo sumerico šúm, 'dare', differiscono apparentemente Röllig, hrsg. von Beate Pongratz-Leisten, Hartmut Kühne, Paolo Xella, Kevaeler, Butzon & Bercker; Neukirchen-Vluyn ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] uno o più elementi circostanziali:
(24) di buon mattino Paolo si recò all’ufficio delle tasse; ma a quell’ora, che fece quello Busso (Bernardino da Siena 1989: 42,35)
(59) Io v’aviso ch’io no tengo vostri dinari e no ispendo se no otta per otta ...
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disiscrivere v. tr. Cancellare qualcuno o qualcosa dall’elenco degli iscritti; revocare l’iscrizione di qualcuno o qualcosa. || disiscriversi v. rifl. Revocare la propria iscrizione, cancellarsi dall’elenco degli iscritti. | Part. pass. disiscritta/o,...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...