Mezzo di locomozione e di trasporto su neve o ghiaccio, formato normalmente da 2 pattini, opportunamente sagomati, collegati da una intelaiatura montante su cui poggiano spesso uno o più sedili. Nei paesi nordici, dove la s. è un comune mezzo di locomozione nei periodi invernali, è formata da un abitacolo, simile a quello delle carrozze, montato egualmente su pattini. In alcuni paesi (per es., Boemia) una s. trainata da animali viene usata anche su terreno non nevoso, soprattutto per il trasporto di tronchi di legno e una s. è, in definitiva, la treggia in uso in varie regioni.
Come mezzo di trasporto terrestre su ghiaccio o neve, a trazione animale (cani o renna), anticamente forse anche umana, la s. è usata dai cacciatori della zona artica. Si possono distinguere 2 tipi principali: la s. a un solo pattino, lappone (detta pulka), e la s. a due pattini, diffusa in tutte le altre zone, con varianti locali, dalla più semplice s. eschimese tirata dai cani, alla complessa forma ostiacosamoieda con i pattini rialzati e riuniti sul davanti per mezzo di una barra.
Si chiama slittino una piccola s. da neve, costituita, nel tipo tradizionale, da 2 pattini di legno incurvati anteriormente e rinforzati sotto da listelli di metallo (acciaio o leghe), nonché da una serie di assicelle di legno fissate su elementi montanti così da costituire un piano, sul quale ci si siede.
Nel tipo usato nella pratica sportiva (v. fig.), è previsto un abitacolo monoposto o biposto, montato su pattini interamente di metallo, sul quale ci si sdraia sul dorso, correggendo la direzione mediante spostamento del peso del corpo, attuato con le spalle oppure tramite pressione sui pattini compiuta dall’una o dall’altra gamba. Per estensione il termine indica la disciplina sportiva che si pratica scendendo con questo attrezzo lungo piste di ghiaccio (naturali o artificiali) ad andamento sinuoso, e suddivisa in 2 specialità, con gare di singolo (maschile e femminile) e gare di doppio (solo maschile); in alcune importanti competizioni internazionali (campionati mondiali ed europei) esistono anche gare a squadra. Nel singolo lo slittino non deve avere una massa superiore ai 23 kg, nel doppio ai 27 kg. Le competizioni ufficiali si svolgono su piste artificiali, dalla struttura in cemento, con percorso dalle caratteristiche prestabilite e con pendenza non superiore al 10%. A seconda della competizione, le gare prevedono da 2 a 4 discese per il singolo e da 2 a 3 discese per il doppio. Le gare di slittino sono state ammesse nel programma delle olimpiadi invernali dal 1964 (Innsbruck). L’Italia ha vinto diverse medaglie d’oro nelle olimpiadi e ottenuto numerose affermazioni nei campionati mondiali, europei, nella coppa del mondo (sia nella specialità del singolo sia in quella del doppio). Fra gli atleti italiani vanno menzionati: P. Hildgartner, E. Lechner, G. Weissensteiner, W. Plaikner, H. Raffl, N. Huber, K. Brugger, W. Huber, H. Brunner, K. Brunner, W. Brunner, A. Huber, M. Psenner e C. Hafner (nel doppio) e A. Zöggeler.
In meccanica, nome di alcuni organi meccanici che servono alla traslazione di altri organi o di oggetti.
In artiglieria, parte degli affusti a deformazione sulla quale scorre la massa rinculante.
Organo costituito da una piastra metallica che può scorrere su apposite guide longitudinali, trasversali o verticali, mossa sia manualmente sia con motore; è molto usato nelle macchine utensili per spostare il pezzo in lavorazione o l’utensile (s. portautensile).