soffitto La superficie inferiore delle strutture di copertura degli ambienti. Può essere rivestito di materiali che gli conferiscono particolari effetti estetici o acustici e può presentarsi piano o a volta (➔); può essere inoltre costituito da un’apposita struttura leggera, sottostante e indipendente dalla copertura stessa.
Riccamente policroma era la decorazione dei s. lignei dell’antico Egitto; nei s. persiani, lignei, erano usati rivestimenti di metalli. In Grecia e a Roma si diffuse comunemente il s. ad assi; più ricco e ampiamente diffuso fu il tipo a travi incrociate determinanti un cassettonato (lacunar, laquear). Nei templi il s. era spesso marmoreo e dipinto con kymatia e palmette. Dell’epoca romana abbiamo notizia di s. ricchissimi, variamente decorati con pitture, dorature, intagli, e talora persino spostabili per ottenere speciali effetti, in occasione di feste. Quelli lapidei erano costruiti o con lastre a giunti obliqui formanti piattabanda, o disponendo le lastre di marmo sopra un’intelaiatura a navi incrociate. Nell’architettura siriaca prevalsero le coperture a lastre lapidee. L’architettura musulmana, oltre alle volte, si valse di s. in legno in alcune regioni (Spagna); di rilievo le volte o s. a stalattiti, lignei, caratterizzati dalla presenza di profondi incavi contigui. S. di legno riccamente intagliati e decorati furono impiegati in Estremo Oriente (India, Cina, Giappone). S. piani di legno o di pietra con sostegni intermedi furono usati nell’America precolombiana.
Nelle basiliche paleocristiane, oltre alle capriate lasciate in vista, si usarono s. lignei piani o a cassettoni, o lacunari. D’influsso arabo sono i s. trilobi, a carena di nave, diffusi nel 14° sec., specialmente nel Veneto. Negli edifici civili medievali era di uso corrente il solaio ligneo lasciato scoperto nella faccia inferiore, spesso decorato di pitture. Nel periodo gotico si ebbero notevolissimi s. di legno a travi e mensole sagomate; in Inghilterra, tali s., arcuati, ebbero sezione particolarmente complessa. Il Quattrocento italiano tornò all’uso del s. piano a cassettoni, spesso riccamente decorati, intagliati o dipinti, di grande fortuna anche nei secoli seguenti. Nel 16° e 17° sec., al cassettonato di legno si aggiunsero motivi a stucco e vi si inserirono pitture (Palazzo Ducale a Venezia). S. interamente dipinti si usarono specie nel 17° e 18° sec. e, in epoca neoclassica, si sono avuti s. con decorazioni a stucco minutissime.
Nell’architettura moderna il s. è spesso utilizzato quale fonte di illuminazione, anche indiretta, o per affrontare, con opportune forme e materiali, i problemi di acustica.