Genere tra i più longevi e significativi tra quelli comunemente riconducibili all’orbita della street art. La possibilità di lavorare su composizioni con diverso livello di difficoltà, la rapidità di esecuzione stradale e la pressoché infinita riproducibilità dell’immagine sono caratteristiche che hanno fatto dello stencil una tecnica apprezzata e largamente utilizzata da buona parte della schiera degli artisti che operano nello spazio pubblico.
Tecnica. La tecnica dello stencil consiste nel ricavare su un supporto rigido una maschera in negativo dell’immagine che si vuole creare. La medesima immagine viene riprodotta su una superficie attraverso l’applicazione di vernice o altro materiale colorante sulle parti mancanti del supporto.
Storia. L’impiego dello stencil per scopi artistici prende corpo a partire dagli anni Ottanta, quando la tecnica era già diffusamente impiegata in campo industriale e militare, nonché per protesta e propaganda politica. Sono per l’appunto stencil di propaganda fascista visti durante un viaggio in Italia a costituire una delle fonti di ispirazione per l’artista francese Blek Le Rat, considerato uno dei pionieri assoluti della s.a., impegnato già nel 1981 a diffondere per le strade di Parigi immagini di ratti che avranno una notevole influenza sul lavoro di molti artisti, in primis Banksy. Tra gli episodi isolati di utilizzo dello stencil prima di questa data sono da annoverare il lavoro del francese Ernest Pignon-Ernest nel 1966 a Plateau d’Albion, quello di John Feckner a New York, a partire dal 1968, e lo stencil del “Señor Suerte” creato da Chaz Bojorquez nel 1969 a Los Angeles. Lo stencil, a dispetto del vantaggio della riproducibilità dell’immagine e della velocità di esecuzione, presenta strutturalmente il limite di non poter dare, attraverso sfumature tonali, profondità all’immagine. In tempi recenti sono stati fatti grandi progressi in questo senso, con l’introduzione di stencil multilivello a più sovrapposizioni cromatiche (un colore per ogni maschera), capaci di toccare punte di realismo prima impensabili, come nel caso del lavoro del francese C215 o dell’americano Logan Hicks.
Luoghi. Parigi è senza dubbio negli anni Ottanta la capitale della s.a., vantando una nutrita schiera di figure che inizia a utilizzare questa tecnica in maniera consapevolmente artistica. Lo stencil, chiamato in francese pochoir, conoscerà nella capitale francese uno strepitoso successo testimoniato da artisti quali Miss Tic, Jerome Mesnager, Jef Aerosol, Epsylon Point, Jean Bombeur, Nemo e altri che, insieme a Blek le Rat, costituiscono la prima generazione dell’arte urbana francese e inglobano definitivamente lo stencil a quella che poi successivamente sarà conosciuta come street art. Altro centro nevralgico è sicuramente Melbourne; qui la s.a. fa la sua prima apparizione attorno alla metà degli anni Ottanta in forma indipendente da altri contesti geografici e inaugura una solida e fortunata tradizione che porterà la città australiana nel 2002 a essere il luogo di fondazione del portale web Stencil Revolution, punto di riferimento per gli stenciler di tutto il mondo. Sempre a Melbourne, nel 2004, viene organizzato uno dei primi festival internazionali sul genere, il Melbourne Stencil Festival.
Protagonisti. A Banksy, il cui enorme successo ha portato lo stencil a raggiungere grande popolarità globale, spetta di diritto la prima menzione tra i principali interpreti contemporanei di questa tecnica. L’artista di Bristol condivide il primato cittadino assieme a Nick Walker, considerato il vero padre dello stencil nella città inglese. Anglosassone è pure JPS, il cui lavoro risente molto dell’influenza del ben più celebrato Banksy. In Europa, la Norvegia conquista una posizione di rilievo per essere la patria di Dolk e Dot Dot Dot, due quotati artisti rispettivamente di Bergen ed Oslo. C215, per diffusione e produttività, guida la schiera degli attuali stenciler francesi più conosciuti; ancora molto attivo è Jef Aerosol, tra i precursori degli anni Ottanta. In Italia i romani Sten&Lex hanno spinto il genere verso nuovi esiti, facendosi conoscere per il cosiddetto stencil-poster, generato dall’incontro tra le due tecniche. Lucamaleonte di Roma e Orticanoodles di Milano sono altri due nomi molto influenti, gli unici italiani a partecipare, insieme a Sten&Lex, al Cans Festival organizzato da Banksy nel 2008 a Londra. Altro noto stenciler europeo è il tedesco Van Ray. Negli Stati Uniti Faile e Above sono insieme a Joe Iurato e Logan Hicks tra i principali interpreti. Molto nutrito il contingente dello stencil australiano: tra gli artisti che hanno guadagnato maggior riconoscimento vanno citati Vexta, Civilian, Meek ed E.L.K.