Trematodi Classe di Platelminti. Di forma in genere ovale, foliacea, raramente cilindrica, hanno apparato gastro-vascolare con bocca terminale o sub-terminale, esofago provvisto di faringe muscolosa che immette in un intestino suddiviso in due ciechi posteriori, semplici o ramificati. Il tegumento generalmente è rivestito di una cuticola, sotto la quale si trova uno strato epitelioide; sono presenti organi di ancoraggio, come ventose e uncini, numerosi negli ectoparassiti. La muscolatura comprende fibre muscolari circolari, sotto la cuticola, fibre longitudinali e fasci di fibre dorso-ventrali e diagonali. L’apparato escretore è rappresentato da un sistema di protonefridi incluso nel parenchima; sbocca in due canali principali longitudinali contrattili, confluenti in generale in un collettore comune, che di solito si apre all’esterno, con un poro, nella parte posteriore del corpo. Il sistema nervoso è rappresentato da due masse irregolari gangliari, situate ai lati dell’esofago, e riunite da commessure trasversali, e da due tronchi nervosi longitudinali ventrali.
Salvo rarissime eccezioni (Schistosoma) sono ermafroditi, di solito insufficienti. I testicoli sono normalmente due, eccezionalmente quattro o uno solo; i deferenti si riuniscono in un unico dotto mediano, che si dilata poi in una vescicola seminale; questa, attraverso un dotto eiaculatore, sbocca all’esterno in un seno genitale o cloaca che può essere comune all’apertura genitale femminile. L’ovario, unico, è associato a due vitellogeni e comunica mediante un ovidutto con l’ootipo, che ne è una dilatazione e dal quale, con disposizioni varie nei diversi gruppi, si diparte la vagina che termina nella cloaca genitale. Dall’ootipo parte un canale più o meno circonvoluto, l’utero, che si apre separatamente all’esterno, in prossimità del seno genitale. Le uova sono provviste di un guscio, con appendici filamentose, o con punte, e munito di opercolo. Alcuni T. sono vivipari.
I T. si dividono nelle sottoclassi Digenei e Monogenei (v. fig.) con, rispettivamente, circa 7000 e 2000 specie. I Monogenei, per la maggior parte ectoparassiti, hanno uno sviluppo diretto su un unico ospite, con metamorfosi complicate. I Digenei hanno un tipico ciclo di sviluppo che si svolge almeno in due ospiti: dalle uova, nell’acqua o in luogo umido, o nell’intestino dell’ospite intermedio, se questo è terrestre, sguscia una piccola larva, in genere ciliata, il miracidio o miracidium, provvista di un apparato digerente rudimentale e spesso di un apparato perforatore, contenente ammassi di cellule germinali paragonabili a uova; questa penetra in un secondo ospite (mollusco gasteropode acquatico), dove si trasforma in sporocisti, da cui traggono origine altre sporocisti oppure le redie, larve provviste di un abbozzo di intestino, che si sviluppano nell’ospite intermedio adatto, in genere un mollusco. La redia ha forma allungata con due espansioni ventrali posteriori, parete cuticolare rivestita internamente di uno strato muscolare e mesenchimale; è provvista di una ventosa boccale, una faringe muscolosa ed un intestino semplice, sacciforme. All’interno della redia si trovano le cellule propagative in attivo sviluppo. Le redie fuoriuscite dalla sporocisti si muovono fra i tessuti dell’ospite che invadono e di cui si nutrono attivamente. Possono dare origine ad altre redie, con una o più generazioni, oppure allo stadio larvale finale, le cercarie, che sono già piccoli T., provvisti di appendice caudale motoria semplice o bifida, talvolta partorite da un poro della redia stessa. In questo stadio abbandonano l’ospite e pervengono liberamente natanti nell’acqua dell’ambiente esterno; qui possono infestare un secondo ospite in cui s’incistano (metacercaria), o incistarsi direttamente all’esterno in attesa di raggiungere l’ospite definitivo.