In fisica, termine, introdotto da R.J.E. Clausius, per indicare la quantità
Π = Σn1iri ∙ Fi, dove ri è il raggio vettore
del generico punto di un sistema materiale e Fi la forza agente su di esso. Teorema del v. Se Ec è l’energia cinetica di un sistema, pi la quantità di moto, vi la velocità dell’i-esimo punto materiale, si ha
facendo la media temporale di questa uguaglianza su un intervallo di tempo tendente a infinito, se i punti del sistema si muovono in una regione finita dello spazio con velocità finite (di modo che la media del termine contenuto nella parentesi quadra tenda a zero) si ha (teorema del v.) 2E̅c=−Π̅, dove la sopralineatura indica la media temporale. Se le forze agenti sui punti del sistema sono conservative e l’energia potenziale Ep è una funzione omogenea di grado k di tutti i raggi vettori, si ottiene infine la relazione 2Ēc=kĒp, che, introducendo l’energia meccanica totale E=Ē=Ec+Ep, può essere scritta nella forma Ēp=2E/(k+2), o anche Ēc=kE/(k+2). Applicando questo risultato al caso di forze elastiche (k=2) si ha: Ēc=Ēp; per interazioni di tipo newtoniano e coulombiano (k=−1) si ha 2Ēc=−Ēp e quindi E=−Ēc (il moto si svolge in una regione finita solo se l’energia meccanica totale è negativa).