Volinia (russo Volyn´ o Volyn´ja o Volynskaja zemlja) Regione storica dell’Ucraina nord-occidentale, che comprende quasi per intero le oblast´ di Volyn´, Rivne e Žitomir. Il nome, derivato dalla scomparsa città di Volyn´ sul fiume Bug, è usato per designare un territorio, dai confini fisici per lo più indistinti, che dalle alture della Podolia trapassa insensibilmente nelle paludi del Pripjat´; solo a N è evidente il confine con la Polessia, rispetto alla quale il terreno è assai più mosso, a superfici ondulate, ricoperte da strati di Löss prima e più a S dal tipico černozëm, con valli abbastanza profonde nelle quali scorrono i fiumi che scendono verso N al Pripjat´. Dalla metà del 19° sec., con il frazionamento del latifondo, prese il via la valorizzazione delle risorse agricole del vasto territorio. Ancora oggi l’agricoltura intensiva (segale, grano, barbabietola da zucchero, canapa, tabacco) costituisce la base economica della regione, affiancata da numerose industrie di trasformazione (zuccherifici, fabbriche di macchine agricole, industrie alimentari, tessili, del legno). L’oblast´ di Volyn´ (20.144 km² con 1.031.421 nel 2020), con capoluogo Lutsk, occupa la parte nord-occidentale della regione.
Fra i primi territori di insediamento degli Slavi, nel corso del 10° sec. la regione gravitò intorno a Kiev. Nel 1200 si unì nel principato di Halicz-V. sotto Roman Mstislavič, il cui successore Daniele nel 1254 ottenne da papa Innocenzo IV la corona reale, con Halicz capitale. Con la fine della dinastia di Halicz nelle guerre contro i Tatari (1323), il territorio fu spartito fra l’Ungheria, che ebbe i Carpazi, la Polonia, che si attribuì Halicz e la V. occidentale, e la Lituania, che ebbe la V. orientale. Le due V. furono riunite dopo l’unione di Polonia e Lituania sotto un’unica corona (1569); quella orientale passò poi nel 1793 alla Russia che ebbe anche quella occidentale nel 1795 con la terza spartizione della Polonia. Occupata dagli Imperi centrali nel corso della Prima guerra mondiale, la V. fu poi teatro di aspri combattimenti durante la guerra civile del 1919-20. Con la pace di Riga del 1921 la V. nord-occidentale fu riconosciuta dall’URSS alla Polonia, che costituì il voivodato di V.; la parte orientale rimase all’Ucraina. Nel settembre 1939, a seguito degli accordi Molotov-Ribbentrop, passò sotto il controllo dei Sovietici; occupata dai Tedeschi nel 1941, migliaia di Polacchi della V. furono massacrati dai nazionalisti ucraini. Dopo la Seconda guerra mondiale, in seguito agli accordi della conferenza di Jalta, la Polonia cedette all’URSS l’intero voivodato di V., che fu annesso alla Repubblica federativa ucraina, di cui seguì le sorti.
Nel marzo 2022, durante il conflitto armato esploso nel mese precedente a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, la regione è stata teatro di violenti attacchi nel movimento di espansione delle truppe verso ovest, che hanno interessato il capoluogo Lutsk e vari centri minori.