Aeromobile a sostentazione statica di solito costituito da un involucro, contenente il gas, al quale è appesa la cabina (navicella) per l’equipaggio.
Si sostiene grazie alla spinta aerostatica, diretta verso l’alto, che è pari alla differenza tra il peso del volume d’aria occupato dall’involucro e il peso del gas di riempimento; più esattamente la forza ascensionale totale generata da un a. è uguale alla differenza tra la spinta anzidetta e il peso di tutto l’a. (equipaggio, involucro, funi, navicella, zavorra ecc.). Gli a. senza propulsore sono chiamati anche palloni, quelli con propulsore dirigibili.
A. libero: a. privo di propulsione e capacità direzionale che naviga trasportato dalle correnti aeree; è costituito da un involucro di seta o, più spesso, di cotone greggio e reso impermeabile mediante caucciù, che racchiude una certa quantità di gas più leggero dell’aria (idrogeno, infiammabile; elio, non infiammabile; la pressione del gas è di regola mantenuta leggermente più alta di quella atmosferica esterna per mantenere teso l’involucro; v. fig.). Entro l’involucro è sistemata una camera di compensazione detta palloncino (ballonet), usualmente di forma torica; la navicella che porta l’equipaggio e i carichi è vincolata all’involucro mediante cavi, di solito attaccati a una leggera rete che circonda l’involucro. Questo nella parte inferiore è provvisto di un’appendice tubolare di stoffa per permettere il gonfiaggio, e superiormente di una valvola per l’uscita comandata o automatica del gas; l’aria viene immessa nel palloncino attraverso una manica di stoffa. Normalmente l’involucro è dotato di una zona di strappo nella parte superiore per l’immediata uscita del gas, affinché, una volta a terra, l’a. non venga trascinato dal vento. Questo tipo di a. è stato mezzo di uno sport assai diffuso fin verso il 1925 (➔ aeronautica). Gli a. sono attualmente usati per attività sportive e a scopo pubblicitario, oltre che per sondaggi aerologici (palloni pilota, palloni sonda) e per rilievi nell’alta atmosfera (misure radioelettriche, osservazioni sulla radiazione cosmica ecc.).
A. frenato: a. collegato a terra da apposito cavo di ritenuta; può essere mantenuto a quota costante mediante un cavo che, agganciato alla cabina, appoggi al suolo una parte più o meno lunga a seconda che l’a. scenda o salga di quota, creando così un servomeccanismo di stabilizzazione con zavorra variabile. Per ridurne la mobilità diminuendo la resistenza dovuta al vento, l’a. è affusolato e munito d’impennaggi a sacche che costituiscono organi di compensazione (pallonetti) e di stabilizzazione. Questi a. frenati risultano quindi dalla combinazione di un a. e di un aquilone (pallone-aquilone, detto anche pallone-cervo volante o anche Drachenballon). A. frenati sono stati utilizzati nella difesa contraerea (palloni di sbarramento) di obiettivi fissi e di navi.