L’autonomia privata costituisce un concetto fondamentale del diritto: in generale, è il potere dei privati di regolare liberamente i propri interessi e di decidere della propria sfera giuridica, nel rispetto dei limiti e degli obblighi stabiliti dall’ordinamento. In base al rapporto tra soggetto privato e ordinamento giuridico, l’autonomia privata viene definita di volta in volta o come potere riconosciuto ai privati ovvero come libertà originaria, fenomeno anzitutto sociale e preesistente a qualunque tipo di riconoscimento giuridico. La Costituzione non la menziona espressamente ma la tutela indirettamente all’art. 3 (come strumento necessario al pieno sviluppo della persona umana) e all’art. 41 (come iniziativa economica privata). All’interno del concetto generale di autonomia privata occorre distinguere varie categorie: si parla di autonomia contrattuale (art. 1322 c.c.) con riferimento specifico al potere di determinare liberamente il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge, sia in caso di contratti il cui schema astratto è previsto dal legislatore (contratti tipici), sia in caso di contratti che non appartengano a nessuno schema astratto previsto dal legislatore (contratti atipici), purché, in questo secondo caso, siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico. Si parla altresì di autonomia negoziale come categoria più generale dell’autonomia contrattuale perché riferita a tutti i negozi giuridici, benché occorra precisare che l’autonomia privata non si possa esplicare per tutti i negozi con la stessa ampiezza.
Si distingue inoltre tra autonomia individuale e autonomia collettiva, a seconda se si voglia fare riferimento alla libertà del singolo ovvero ad un potere, attribuito a gruppi di singoli soggetti (ad esempio, i sindacati), di regolare determinati interessi, comuni ai componenti, che vengono individuati come interessi del gruppo stesso (ad esempio, il potere di negoziare le clausole di un contratto collettivo); l’autonomia collettiva è oggi prevalentemente studiata dal diritto del lavoro. Negli ultimi decenni si parla anche di autonomia assistita: si intende con questo termine il potere attribuito ai privati di concludere specifiche pattuizioni negozi giuridici solo con la necessaria cooperazione di determinate associazioni di categoria.