Quarta lettera dell’alfabeto greco (δ, Δ), corrispondente alla d dell’alfabeto latino.
La lettera δ è usata come simbolo di distanze o lunghezze relativamente piccole, di deviazioni e deflessioni, di decrementi logaritmici ecc. Per i raggi δ ➔ raggio.
Il simbolo δf rappresenta, nel calcolo delle variazioni, una variazione della funzione o del funzionale f; in meccanica razionale, il simbolo δP rappresenta uno spostamento virtuale infinitesimo del punto P; la lettera δ è talvolta anche usata in simboli relativi a particolari operazioni di derivazione, e per indicare una forma differenziale che non sia esprimibile come il differenziale esatto di una funzione; il Δ è spesso usato come simbolo operatorio (operatore di Laplace ecc.) e come simbolo di differenza finita: Δf, Δx ecc.
In neurofisiologia, il ritmo d. è, accanto al ritmo alfa e a quello beta, uno dei ritmi caratteristici dell’elettroencefalogramma. È un ritmo lento, che compare nella prima parte del sonno. Aumenta in molte condizioni patologiche cerebrali.
In virologia, agente d., virus responsabile di una particolare forma di epatite, acuta o cronica ( epatite d.), contrassegnato con la sigla HDV (hepatitis delta virus). Il genoma (acido nucleico di tipo RNA di 1,7 chilobasi) è contenuto in particelle delle dimensioni di circa 35-37 nm, ricoperte dall’antigene di superficie HB (HBsag del virus dell’epatite virale B, sigla HBV). L’infezione è diagnosticata identificando l’antigene δ (HD) direttamente nelle cellule epatiche o tramite gli anticorpi anti HDV presenti nel siero. La trasmissione dell’HDV avviene per via parenterale e non parenterale. È un virus difettivo epatotropo che necessita del virus dell’epatite B (HBV) per la propria replicazione. La diagnosi è confermata mediante immunoistochimica su tessuto prelevato biopticamente. L’infezione in fase attiva si associa alla presenza di anticorpi anti-δ di tipo IgM che sono evidenziati con metodi radioimmunologici.
Metallo d. Ottone speciale, contenente 54-56% di rame, 40-42% di zinco e 1% di piombo, di ferro, di manganese; di colore giallo oro, si presta per getti e per essere fucinato a caldo; è adoperato per costruzioni meccaniche, navali, per oggetti artistici ecc.