(fr. Dijon) Città della Francia orientale (151.504 ab. nel 2006), capoluogo del dipartimento della Costa d’Oro, posta alle falde orientali delle alture della Costa d’Oro e al margine di una fertile pianura, a 274 m s.l.m. Fin dall’antichità deve la sua fortuna alla posizione nel punto di passaggio fra la valle della Saona (cioè il bacino mediterraneo) e il bacino di Parigi (la Manica). La sua importanza come luogo di transito è oggi indicata dal nodo ferroviario che a D. si forma tra le linee da Milano (per la galleria del Sempione) a Parigi e da Lione a Parigi, a cui si raccorda pure una linea proveniente da Toul per la Mosa superiore. L’università fu fondata nel 1722. Animatissimo il commercio. A D. convergono i prodotti dei vigneti della regione circostante, i legnami e il bestiame del Morvan, i cereali e la frutta della piana della Saona, che alimentano la più antica industria digionese (vini, mostarde, conserve e paste alimentari, scarpe e altre lavorazioni in cuoio). Sviluppate anche le industrie chimiche, metalmeccaniche ed elettrotecniche.
È l’antica Divio, nota in età gallo-romana, fortificata dall’imperatore Aureliano nella seconda metà del 3° sec. d.C. Entrata a far parte del regno dei Burgundi (fine del 5° sec.), divenne la capitale della regione (10° sec.) e poi del ducato di Borgogna. Passò con la morte di Carlo il Temerario (1477) sotto la diretta sovranità della corona francese.
La cattedrale Saint-Benigne conserva parti dell’11° sec., ma fu in gran parte ricostruita nei sec. 13°-15°. Notre-Dame (1225-45) è un esempio insigne di architettura gotica (facciata a doppio ordine di logge). Saint-Michel (1529) ha struttura gotica con decorazioni rinascimentali. Notevoli le case medievali e i palazzi del Rinascimento (casa J. Rochefort, 1550 ca., palazzo di Giustizia, 1572; palazzo de Vogue, 1614 ca.). Nel Palazzo comunale, antico palazzo dei duchi, in gran parte ricostruito da J. Hardouin Mansard, con aggiunte di J.-A. Gabriel, è sistemato il Musée des beaux-arts e una collezione di arte contemporanea. L’antico dormitorio di Saint-Benigne ospita il museo archeologico (arte gallo-romana, merovingia). Nell’ambito dell’architettura contemporanea notevoli le realizzazioni dello studio Arquitectonica (Palais des Congrès, 1997; Auditorium, 1998).