esplorazióni geogràfiche Viaggi verso regioni diverse e lontane da quelle di origine, intenzionalmente compiuti per motivi economici, militari o di conoscenza.
Per quanto riguarda il mondo occidentale, le prime e.g. compiute dai fenici e poi dai greci erano dirette verso le coste africane, oltre le Colonne d'Ercole, verso il Mar Rosso e il Mare Arabico; per via di terra si cercò di esplorare l'Africa, dalla Valle del Nilo. I cartaginesi (ca. 500-470 a.C.) raggiunsero l'Irlanda e costeggiarono l'Africa sino alla Sierra Leone. Con la spedizione di Alessandro Magno, i greci acquisirono conoscenze dirette della Mesopotamia, della valle dell'Indo e della Battriana (od. Afghanistan). Nel Medioevo effettuarono esplorazioni arabi e vichinghi. I primi giunsero via mare fino all'Indonesia, i secondi, dall'Islanda, giunsero nel 10° sec. in Groenlandia e in America, ma di tale scoperta non rimase poi traccia. Dopo le crociate crebbe il desiderio di conoscere l'Estremo Oriente: il papa e sovrani europei promossero viaggi; fra tutte, emerge la figura di M. Polo, che raccontò il suo viaggio in Cina ne Il Milione.
A causa dei lenti e difficili viaggi via terra, si mirò a raggiungere l'Estremo Oriente via mare (verso E o verso O), e si aprì così il cosiddetto periodo delle grandi scoperte geografiche: nel 1492 C. Colombo giunse in America, tornandovi poi tre volte. Altri italiani, A. Vespucci, S. e G. Caboto, G. da Verrazzano, esplorarono il nuovo continente. Il portoghese V. da Gama doppiò invece il Capo di Buona Speranza (1497-98); F. Magellano, nel 1519, passato a S dell'America, traversò per la prima volta il Pacifico. Morì nelle Filippine, ma alcuni membri dell'equipaggio tornarono in patria, compiendo la prima circumnavigazione del mondo.
Dopo le grandi scoperte fu esplorato il continente americano e si indagarono le vie settentrionali di unione tra Atlantico e Pacifico (passaggi di NE e NO, compiuti rispettivamente nel 1878-79 da A.E. Nordenskiöld e nel 1903-1906 da R. Amundsen). Nel 17° sec. navigatori olandesi stabilirono l'insularità del continente australiano (A. Tasman, 1642). All'inizio del 19° sec. era ancora inesplorata ca. la metà delle terre emerse; l'Antartide fu avvistata per la prima volta nel 1819. Fondamentali in Africa le e.g. di D. Livingstone e H.M. Stanley. Nella seconda metà del 19° sec. ebbero inizio le ricerche oceanografiche. Nel 20° sec. furono raggiunti il Polo Nord (F.A. Cook nel 1908) e il Polo Sud (R. Amundsen, 1911).