gasdotto Conduttura che serve per trasportare gas dai luoghi di produzione a quelli di consumo; nel caso di gas naturali si parla anche di metanodotto. Il g. adibito al trasporto di gas naturali ha inizio in prossimità dei pozzi di produzione, con la rete di raccolta, insieme delle condotte che raccolgono il gas naturale e lo convogliano alla cosiddetta stazione di partenza. Di qui hanno origine le condotte primarie, che raggiungono le zone di consumo e dalle quali si diramano le condotte secondarie o alimentatrici, che trasportano il gas naturale ai vari centri. Da queste ultime partono, infine, le condotte terziarie o distributrici, che alimentano gli allacciamenti alle singole utenze cui fanno capo le condutture che adducono il gas agli apparecchi d’utilizzazione. L’impianto è costituito: dalle tubazioni; dalle opere di attraversamento di fiumi, ferrovie, strade; dalle apparecchiature speciali (separatori, filtri, valvole di sicurezza, derivazioni, misuratori di portata, di pressione, di temperatura). Opere accessorie sono le stazioni di ricompressione, talora necessarie per mantenere la pressione di esercizio di 50 -70 bar richiesta per vincere le perdite di carico legate al percorso e ai prelievi degli utenti, e che all’erogazione può ridursi fino a 5 bar, e i dispositivi di odorizzazione, allo scopo di dare al gas naturale, in genere inodoro, una caratteristica olfattiva che permetta di accertare le eventuali fughe. Le tubazioni vengono poste in opera nel terreno alla profondità di circa 1 m per limitare le variazioni di temperatura e quindi le conseguenti dilatazioni; il diametro dei tubi può raggiungere anche 1400 mm. Negli attraversamenti le tubazioni possono essere disposte in appositi alloggiamenti ricavati nella struttura di un ponte ordinario, oppure possono essere portate da una apposita struttura reticolare o sospese a cavi portanti; nel caso di attraversamenti di corsi d’acqua le tubazioni possono anche essere appoggiate sul fondo. Sistemi di telecomandi e di telemisure consentono di assicurare un costante controllo dei vari parametri della rete e di effettuare manovre e regolazioni a distanza. Prima dell’immissione negli apparecchi di utilizzazione il gas naturale deve essere sottoposto a filtrazione, a preriscaldamento e a decompressione.
In Italia il primo g. risale al 1939 e serviva a trasportare a Firenze il gas estratto da Pietramala. Tra le reti più estese nel mondo vi sono il Nord Stream 2, che si sviluppa dalla costa baltica russa alla Germania nord-orientale per una lunghezza di 1200 chilometri, ultimato nel 2021 e inattivo al 2022 per la grave crisi politica tra Russia e Ucraina, e il Colonial Pipeline degli Stati Uniti, lungo 8850 chilometri e i cui inizi risalgono al 19° sec.; altre importanti reti, dello sviluppo di migliaia di chilometri ciascuna, sono quelle del Canada e dell’Europa occidentale. Sono molto diffusi in Europa e nel mondo anche i g. adibiti al trasporto di etilene (in Canada ne esiste uno lungo circa 3000 km) e di idrogeno (molto estese le reti in Francia, Germania, USA ecc.). Un cenno a parte meritano i g. adibiti al trasporto di ossigeno (ossigenodotti), nei quali conviene mantenere velocità non rilevanti (circa la metà di quelle adottate per gli altri gas) al fine di evitare la combustione per attrito di eventuali corpi estranei combustibili (gocce di olio lubrificante ecc.); di norma per tali g. si usa acciaio inossidabile.