(fr. Marseille) Città e porto della Francia meridionale (839.043 ab. nel 2006; 1.480.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sul Mediterraneo, all’estremità orientale del Golfo del Leone; capoluogo del dipartimento Bouche-du-Rhône. Seconda città della Francia per popolazione e suo primo scalo marittimo, è situata al limite orientale del delta del Rodano, su un’ampia insenatura, riparata fra sproni rocciosi (Estaque e Gradule) e protetta anche da alcune isole costiere (Ratonneau, Pomègues, If). Le colline alle spalle la riparano dal mistral, l’impetuoso vento che scende dalla valle stessa.
M. conservò a lungo un’estensione limitata. Il nucleo più antico era sull’altura a NO del vecchio porto, la ‘cala dei Focesi’; poi si è estesa a poco a poco su tutto l’anfiteatro di colline intorno, con topografia irregolare. Distrutta dai Tedeschi nel 1943, è oggi caratterizzata da enormi caseggiati a portici. Il porto, dal 1830 in poi, si è sviluppato protetto da una estesa diga foranea, lungo il litorale in direzione N, fino ai piedi dell’Estaque, dove sbocca il canale sotterraneo navigabile del Rove, che permette il collegamento diretto fra il porto di Marsiglia e i bacini del vasto specchio d’acqua detto Étang de Berre e del Golfo di Fos, compresi amministrativamente dal 1919 nel porto autonomo di Marsiglia. Grazie alla diffusione della petrolchimica, è notevole lo sviluppo raggiunto da questi bacini, particolarmente dal porto di Lavéra, attrezzato per l’attracco delle superpetroliere e punto di partenza dell’oleodotto sud-europeo, che giunge a Karlsruhe. Mentre in passato le funzioni del porto erano prevalentemente commerciali, ora sono soprattutto industriali. Con un traffico di oltre 96 milioni di t di merci nel 2005 (per la maggior parte costituito da idrocarburi e prodotti per l’industria metallurgica e siderurgica), M. è il principale porto del Mediterraneo.
La città si conferma come polo industriale internazionale: i principali comparti sono le attività cantieristiche (costruzioni e riparazioni navali), aeronautiche, chimiche e petrolchimiche. In costante espansione le funzioni finanziarie e, più in generale, quelle del terziario avanzato. Grazie alla sua importanza economica, finanziaria e commerciale, nonché amministrativa, turistica e culturale, M. sta diventando una vera e propria metropoli regionale. L’aeroporto di Marignane è tra i più importanti della Francia.
M. (gr. Μασσαλία, lat. Massilĭa) fu fondata intorno al 600 a.C. da coloni provenienti da Focea, città ionica d’Asia, e divenne presto capitale di un impero marittimo che dalla Liguria si estendeva alle coste spagnole. Alleata di Roma contro Cartagine, conservò anche durante l’Impero lo statuto di città libera e federata, e riuscì a mantenere l’autonomia sotto Burgundi, Visigoti (480-510), Ostrogoti (510-536) e sotto i re merovingi e carolingi. Sottomessa da Carlo d’Angiò, M. perse l’indipendenza e iniziò una fase di decadenza. Passata nel 1481 alla Francia, divenne città regia. Nel 17° sec. la città fu teatro di aspre lotte civili, soprattutto in difesa dell’autonomia contro le crescenti pretese regie. Luigi XIV la privò di ogni autonomia amministrativa e giurisdizionale; fu però concesso da Colbert il porto franco (1669), che contribuì a dare impulso all’attività commerciale della città. Trasse vantaggio dalla conquista dell’Algeria, dalla costruzione delle ferrovie francesi, dall’apertura del Canale di Suez, fino a diventare il massimo porto francese e del Mediterraneo.
La città antica, costruita su uno sperone circondato per 3 lati dall’acqua, si stendeva ad anfiteatro sulle colline. Distrutta da Cesare nel 49 a.C., fu ricostruita durante l’Impero. L’acropoli, che comprendeva i templi di Artemide e di Apollo, si contrapponeva alla città bassa che si stendeva lungo il porto.
La città moderna è divisa in 2 parti dall’ampia arteria della Canebière (aperta nel 1666 e poi ampliata) e dominata a S dal santuario di Notre-Dame-de-la-Garde. L’antica cattedrale, detta ‘la Major’ (12° sec.), è un importante edificio romanico in parte distrutto all’epoca della costruzione della nuova cattedrale; sul lato nord è la cappella di S. Lazzaro (15° sec.), una delle più antiche opere del Rinascimento in Francia. Tra gli edifici barocchi: chiese di Saint-Cannat, di Notre-Dame-du-Carmel, dei Certosini, di Saint-Théodore. All’architetto H. Espérandieu si devono le opere eclettiche del 19° sec.: la nuova cattedrale, presso l’antica; la chiesa di Notre-Dame-de-la-Garde e il palazzo di Long-champ. Di notevole interesse architettonico e urbanistico, oltre alla sistemazione dei quartieri antichi del porto di A. Perret, è l’Unité d’habitation (Le Corbusier, 1947-52).
Sapone di M. Varietà di sapone liquidato bianco, ottenuto un tempo con solo olio di oliva, successivamente con miscele di oli di semi e di grassi animali. Si presenta in pezzi di dimensioni variabili di colore bianco-giallognolo. Il nome è legato all’industria marsigliese del sapone, fiorente fin dal 9° sec. e sviluppatasi soprattutto nel 17° e 18° secolo.