Nella morfologia vegetale è n. (per l’origine) un organo che si forma in punti prestabiliti, così le foglie dall’apice meristematico del fusto, le gemme (dette anche ordinarie) all’apice del fusto o all’ascella delle foglie. I peli n. sono quelli di ricoprimento sulle foglie e sul fusto, contrapposti ai peli ghiandolari.
Concentrazione n. o normalità di una soluzione è la concentrazione espressa come numero di grammo-equivalenti presenti in un litro di soluzione. economia Valore n. o naturale dei beni, secondo la scuola classica, quello che tende a lungo andare a stabilirsi sul mercato, in contrapposizione al valore corrente che si forma nei singoli momenti. Il valore n., intorno al quale il valore corrente oscilla e che a sua volta risente delle variazioni di quest’ultimo, va spiegato per i beni riproducibili con il costo di produzione e per i beni irriproducibili con la rarità, mentre il valore corrente si spiega con l’incontro della domanda e dell’offerta.
Condizioni n. sono i valori di temperatura e pressione assunti convenzionalmente per studiare un certo fenomeno o caratterizzare lo stato di un corpo, in particolare l’aria; mentre per la temperatura non c’è accordo sul valore n., è assunta convenzionalmente come pressione n. la pressione di 1 atm (760 mm di mercurio), valore prossimo al valore medio della pressione atmosferica al livello del mare; tale pressione è pari a 101.325 Pa o a 1 bar.
L’obiettivo n. è un obiettivo la cui distanza focale è all’incirca pari alla diagonale del diaframma che determina l’apertura massima. Normalmetrocubo Unità di misura di capacità (simbolo: Nm3) per aeriformi considerati in condizioni n. di pressione e di temperatura (0 °C). istruzione Scuola n. superiore Fondata a Pisa nel 1813 sul modello della napoleonica École normale supérieure (istituita per preparare professori per l’insegnamento secondario di Stato), fu ripristinata nel 1846 dal granduca di Toscana e confermata nel 1862; fu potenziata ed ebbe ampliata la sua sede (palazzo dei Cavalieri di Santo Stefano) nel 1932 per cura di G. Gentile che la dirigeva. Accoglie nei suoi collegi, gratuitamente, in seguito ad annuale concorso nazionale, studenti e perfezionandi nella classe di lettere e filosofia e nella classe di matematica, fisica e scienze. I suoi alunni, iscritti nelle rispettive facoltà dell’università di Pisa, internamente frequentano altri corsi cattedratici, corsi di lingue e seminari di alta specializzazione. Il corso di perfezionamento, cui si accede dopo la laurea, dura tre anni e si conclude con un diploma equipollente al titolo di dottore di ricerca.
In geometria il termine n. è sinonimo di perpendicolare. Normale n (fig. 1) a una curva piana in un suo punto P è la perpendicolare alla tangente t alla curva in P. Se la curva piana è riferita a un sistema di assi cartesiani (x, y), il segmento PN limitato da P e dal punto N in cui la normale n in P interseca l’asse x delle ascisse si dice segmento di n (in P) o semplicemente n.; il segmento QN si chiama sottonormale. Indicata con y = f(x) l’equazione della curva, questi segmenti sono espressi da:
Se P è un punto di una curva sghemba tutte le rette per P, perpendicolari alla tangente t alla curva in P (fig. 2), si dicono n. alla curva in P; esse costituiscono il piano n., π, alla curva in P. Tra tali infinite n. ve ne sono due che hanno particolare interesse: la n. principale, n, che giace nel piano osculatore, α, alla curva in P, e la binormale, b, che è perpendicolare al piano osculatore alla curva in P (➔ triedro). Infine, se P è un punto di una superficie, la perpendicolare, condotta per P, al piano tangente alla superficie in P si dice n. alla superficie in P. Si chiamano poi piani n. alla superficie in P i piani che passano per la retta n., e sezioni n. della superficie in P le curve ottenute sezionando la superficie con tali piani. Analoghe definizioni valgono negli spazi a più dimensioni.