programmazióne econòmica Complesso degli interventi dello Stato nell'economia, realizzati spesso sulla base di un piano pluriennale (in questo senso il termine si alterna, nell'uso, con pianificazione). Nella terminologia corrente, e anche da parte di alcuni studiosi, si è però soliti distinguere tra pianificazione e p.e., tra piano e programma, riferendosi con il primo termine ai paesi socialisti e con il secondo ai paesi a economia di mercato.
Il fondamentale riferimento teorico della p.e. è il pensiero di J.M. Keynes. Questi dimostrò che nel breve periodo il mercato lasciato a sé stesso può trovarsi in una situazione di equilibrio di non piena occupazione e che solo un certo ammontare di spesa pubblica improduttiva è in grado di portarlo al livello di piena occupazione. Dagli sviluppi della teoria keynesiana è risultato che il mercato non solo temporaneamente, cioè nel breve periodo, ma anche nel lungo periodo può trovarsi in situazione di non piena occupazione o può tendere alla stagnazione, sicché si dimostra indispensabile per il perseguimento dell'obiettivo della piena occupazione e dello sviluppo un certo ammontare di spesa pubblica produttiva, cioè di spesa pubblica volta a garantire indirettamente o direttamente un certo livello di reddito.
Lo strumento della p.e. è stato ampiamente sfruttato nei paesi che adottano un'economia di mercato e i relativi obiettivi sono stati trasfusi in piani di attuazione, generalmente pluriennali, spesso al fine di sostenere congiunture politiche ed economiche particolari. Certamente il più noto tra questi è il piano Marshall, che fu elaborato dagli USA nel 1948 in accordo con i paesi dell'OECE (Organizzazione europea per la cooperazione economica) per provvedere alla loro ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale. In Italia, invece, la politica di piano fu prefigurata per la prima volta nel 1954 (cd. schema Vanoni).
La p.e. e finanziaria nazionale viene presentata annualmente dal governo nel DEF. Quando la p.e. a livello nazionale o locale coinvolge una molteplicità di soggetti pubblici e privati e implica decisioni istituzionali e risorse finanziarie a carico delle amministrazioni statali, regionali e delle province autonome nonché degli enti locali viene privilegiata una p. negoziata che ricorre a strumenti di attuazione diversi quali intese istituzionali di programma, accordi di programma quadro, patti territoriali, contratti di programma, contratti d'area. Inoltre, l'Italia e gli altri Stati membri dell'area dell'euro aggiornano ognuno annualmente il programma governativo di stabilità relativo all'andamento delle principali variabili economiche del paese, in vista del raggiungimento dell'obiettivo di medio termine di una posizione di bilancio prossima al pareggio o in avanzo.