Piccola rete a sacco a maglie strette, che serve alla raccolta di animali per ricerche biologiche. I r. planctonici servono per la pesca del plancton; vengono calati a una certa profondità, trascinati per un tempo determinato dalla barca in movimento, in modo da filtrare una certa quantità d’acqua, poi issati per la raccolta del materiale pescato. Le dimensioni variano da circa 1 m di lunghezza e 20 cm di diametro di apertura fino a un massimo di 5-6 m di lunghezza e 1 di diametro.
I r. per aeroplancton, di seta a maglie finissime, sono trascinati da aeroplani o da aquiloni e servono a raccogliere minutissimi organismi, spore batteriche, granuli di polline ecc. sospesi nell’aria.
I r. da entomologia sono a forma di sacco, montati su un cerchio metallico attaccato a un bastone; di mussola leggera quelli per la raccolta delle farfalle, di tela più consistente quelli destinati alla raccolta di insetti meno delicati.
Serie di punti in rilievo che costituiscono la superficie della matrice per la stampa di un’illustrazione.
L’immagine a colori, anche se digitalizzata da uno scanner o da una fotocamera, è un originale il cui tono continuo costituisce la modellazione chiaroscurale. In funzione della stampa, attraverso il r. si effettua la sua composizione in tanti piccoli punti più o meno estesi che, trasmessi alla matrice, consentono di riprodurre sulla carta in termini di saturazione le diverse tonalità dei colori che la compongono (v. fig.). Oggi la retinatura si effettua elettronicamente attraverso un calcolatore digitale che la trasmette alla fase di formatura per la stampa: una sorgente laser genera un punto la cui grandezza dipende dalla risoluzione attribuita all’immagine dal dispositivo di scrittura. Più la risoluzione è alta, minore è la grandezza del punto, cui corrisponde un maggior livello qualitativo di stampa; più la risoluzione è bassa, maggiore la grandezza del punto e scadente la qualità di stampa. I valori di lineatura in LPI (lines per inch) dipendono da quelli di risoluzione in DPI (dots per inch); nel reciproco adeguamento, la risoluzione dell’immagine si parametra ai livelli di grigio determinanti per riprodurre in stampa le sfumature presenti nell’originale a tono continuo.
La prima idea di un r. fu di G. Fox Talbot, che utilizzò un tessuto costituito da sottilissimi fili di seta, brevettato a Filadelfia nel 1852.