rigidità economia Mancanza di elasticità (➔), in riferimento in particolare alla domanda o all’offerta di beni e di fattori produttivi, quando il rapporto tra la variazione della quantità domandata (o offerta) e la variazione del prezzo è inferiore all’unità; la r. si collega, in genere, a una condizione di tendenziale monopolio o al carattere ‘essenziale’ di un bene, mentre l’elasticità è collegata a una condizione di tendenziale concorrenza della domanda e dell’offerta o alla sostituibilità di un bene. R. di un sistema economico è la scarsa, lenta, difficile adattabilità a mutamenti della situazione economica; ogni limitazione della concorrenza sul mercato interno e su quello internazionale, nel settore della produzione e della richiesta di beni e dell’offerta e domanda di fattori produttivi (specie il lavoro), accresce la rigidità. Questa era grandemente aumentata nel 20° sec. ed è andata diminuendo in tempi più recenti. medicina Con riferimento al corpo umano (o animale) o a un suo segmento, la perdita della motilità attiva o passiva per lesione d’una articolazione, come nelle anchilosi, o per uno stato di ipertonia muscolare. R. nucale Contrattura dei muscoli del collo: è un sintomo caratteristico delle meningiti. R. pupillare Alterazione anatomica o funzionale dell’iride, che perde la capacità di contrarsi e di rilasciarsi, per cui le variazioni del diametro della pupilla, in rapporto all’intensità degli stimoli luminosi, sono ridotte o mancano del tutto; può essere dovuta a cicatrici dell’iride o, più spesso, a lesioni nervose. fisica La proprietà che un dielettrico ha di resistere a sollecitazioni elettriche. tecnica L’attitudine di un corpo a resistere a determinate sollecitazioni con piccole deformazioni (detta anche rigidezza).Tanto minori sono le deformazioni, a parità di sollecitazione, tanto maggiore è la r. del corpo. In particolare nella scienza delle costruzioni, la r. di un solido è il rapporto fra forza applicata e freccia e risulta pari, per un solido prismatico, a EA/l, ove E è il modulo di elasticità longitudinale del materiale di cui è formato il solido, A è la sua sezione, l la sua lunghezza; r. flessionale di una trave, di un pilastro, di un albero, e comunque di un solido tubolare sottoposto a flessione, è il prodotto EI del modulo E di elasticità longitudinale per il momento di inerzia I della sua sezione trasversale rispetto all’asse neutro; analogamente, per un solido tubolare sottoposto a torsione, r. torsionale è il prodotto GIP del modulo G di elasticità trasversale per il momento di inerzia polare IP della sezione trasversale rispetto al suo centro. Viene detta infine matrice di r. la matrice mediante la quale gli spostamenti in corrispondenza dei nodi di una struttura si esprimono linearmente in funzione degli sforzi nei nodi della struttura stessa.