tecnica Arnese di uso domestico e artigianale per togliere la polvere, pulire e lucidare e pettinare, costituito da un supporto di grandezza e forma variabili, con o senza manico, di legno, metallo, sostanze plastiche ecc., sul quale sono fissati peli animali o vegetali, più spesso elementi piliformi in fibre sintetiche, talvolta fili metallici, con disposizione, lunghezza e grado di durezza diversi secondo i vari usi. La spazzolatrice è una macchina industriale usata per spazzolare, pulire e lucidare materiali, oggetti e prodotti vari. In particolare: a) nell’industria tessile è una macchina di rifinizione usata per compiere la spazzolatura delle stoffe dopo la garzatura o cimatura; si compone di una serie di s. circolari rotanti, sotto le quali la stoffa viene fatta passare opportunamente tesa; in questo modo vengono rimosse la polvere e la borra di cimatura o i residui solidi di altre lavorazioni, si realizza il sollevamento della peluria superficiale, si dà al pelo sollevato dalla garzatura una direzione uniforme; b) nell’industria molitoria è una macchina per pulire le cariossidi, essenzialmente costituita da un sistema di s. che sfregano la massa di semi, mantenuta in agitazione.
In elettrotecnica, conduttore strisciante con cui vengono connesse elettricamente due parti di un circuito dotate di moto relativo; costituisce, nel caso particolare delle macchine elettriche, la parte fissa del contatto strisciante mentre la parte mobile si indica con il nome di collettore. Conviene che la caduta di tensione che si ha sotto carico tra la superficie della s. e la corrispondente superficie del collettore sia la più bassa possibile: essa dipende dal tipo di s., dalla pressione sulla s., nonché dalla densità di corrente (con legge non lineare). I collegamenti striscianti mediante s. sono causa di perdite sia per effetto della caduta di tensione al contatto sia per l’attrito meccanico di strisciamento; inoltre, per la possibile presenza di scariche tra le s. e il collettore, possono presentare problemi di compatibilità elettromagnetica e negli ambienti con pericolo di esplosione non possono essere impiegati. zoologia Nome dato a varie strutture formate da peli o spine chitinose, presenti sulle zampe di alcuni Insetti Imenotteri Apoidei, con diverse funzioni: per pulire gli occhi composti (s. degli occhi), per raccogliere i granuli pollinici (s. del polline), per raccogliere le lamelle di cera dell’addome (s. della cera).