L’Unione Africana (UA) è un’organizzazione continentale succeduta nel 2002 all’Organizzazione per l’unità africana, al termine di un breve periodo transitorio seguito all’entrata in vigore (il 26 maggio 2001) del suo Atto istitutivo adottato a Lomé il 12 luglio 2000.
L’Organizzazione per l’unità africana, costituita nel maggio 1963 per promuovere l’unità e la solidarietà tra le nazioni africane, migliorare le condizioni di vita nel continente, difendere la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza dei paesi membri, una volta conseguito il suo obiettivo fondante, la cessazione dei regimi coloniali e razzisti in Africa (Decolonizzazione), si era trovata impreparata ad affrontare sul piano politico, militare ed economico le sfide poste dalla globalizzazione nel mondo post-bipolare. La creazione dell’UA riflette, dunque, l’assunzione di responsabilità da parte degli stessi paesi africani nella soluzione dei molteplici problemi che hanno funestato la storia del continente.
Tale ambizioso obiettivo emerge sia nella dimensione normativa sia in quella strutturale della nuova Organizzazione. Quanto al primo aspetto, l’UA è basata sul principio della uguaglianza sovrana e interdipendenza tra gli Stati membri (art. 4, lett. a) e promuove il rispetto per i principi democratici, i diritti umani, lo Stato di diritto e il buon governo (art. 4, lett. m). L’Atto istitutivo riconosce poi all’UA il diritto di intervento umanitario negli Stati membri in caso di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità (art. 4, lett. h) (Crimini internazionali). Tale facoltà è stata poi ampliata, dal Protocollo di emendamenti all’Atto istitutivo del 2003 (non ancora in vigore) alle situazioni in cui è minacciato in maniera grave l’ordine legittimo in uno Stato membro.
Un altro importante potere attribuito all’UA è quello di adottare sanzioni nei confronti degli Stati membri che abbiano contravvenuto alle decisioni e alle politiche dell’Organizzazione (art. 23, par. 2), nonché quello di sospendere dalla partecipazione alle attività dell’UA i governi degli Stati membri che siano andati al potere con mezzi incostituzionali (art. 30). Le decisioni in parola sono adottate dalla Conferenza dell’UA, l’organo a carattere assembleare che riunisce una volta l’anno i capi di Stato e di governo degli Stati membri e che decide a maggioranza dei due terzi nei casi in cui non sia possibile raggiungere il consensus. Tra gli altri organi principali: il Comitato esecutivo, la Commissione africana (costituita da 8 commissari, un vicepresidente e un presidente che assume la qualifica di segretario generale dell’UA), il Consiglio economico, sociale e culturale, il Parlamento panafricano, il Consiglio di pace e sicurezza (questi ultimi due organi sono stati effettivamente insediati nel 2004 in seguito all’entrata in vigore dei rispettivi Protocolli) e la Corte di giustizia e dei diritti dell’uomo (il cui Protocollo del 2008 non è ancora entrato in vigore). Dal febbraio 2023 è presidente dell'organizzazione A. Assoumani, capo di Stato delle Comore.